Troppo sale fa male al gatto? La risposta a questa domanda potrebbe sembrare scontata, ma non è così… scopriamo il perché!
Ci sono alcuni alimenti che sono considerati “vietati” per i felini, perché molto pericolosi per la loro salute, come per esempio il tè, il cioccolato, lo xilitolo, aglio, cipolla e porro, uva e uvetta, noci di macadamia e varie spezie.
Tra i condimenti sotto analisi c’è anche il sale, considerato in generale molto dannoso, se assunto in quantità eccessive, sia per gli esseri umani che per i gatti. Ma è davvero così?
Un approfondimento su questo tema potrebbe sorprenderci…
Come abbiamo detto, il sale non rientra tra gli alimenti che il nostro gatto dovrebbe evitare assolutamente perché, se presente nel cibo in quantità moderate, costituisce una sostanza importante per il benessere del gatto. Il cloruro di sodio, infatti, è in grado di trattenere i liquidi corporei ed è utile per il regolare funzionamento del sistema nervoso e degli organi vitali del micio.
Secondo alcune ricerche, assumere un eccessivo quantitativo di sale provocherebbe nei felini effetti simili a quelli presenti negli uomini, con pressione alta e una serie di malattie cardiovascolari e renali, come ad esempio infezioni delle vie urinarie nel gatto.
Ci sarebbe tuttavia uno studio condotto dall’ American College of Veterinary Internal Medicine (ACVIM) che esamina il legame tra l’assunzione di sodio e la salute felina e che porta a risultati per certi versi sorprendenti.
Secondo gli esperti dell’organizzazione, la restrizione di sodio è stata storicamente sostenuta per i gatti con problemi a livello cardiaco e renale, ma ciò si sarebbe basato su studi condotti su altre specie o derivati da raccomandazioni di medicina umana. Infatti, non vi è stata nel tempo alcuna conferma del beneficio di questa controllata somministrazione di sale nella dieta dei gatti.
Gli effetti negativi attesi dall’aggiunta di sodio nei gatti sono stati affrontati solo negli ultimi anni in maniera più approfondita. Una serie di studi avrebbe quindi esaminato le conseguenze dell’assunzione di differenti quantitativi di sale sui felini per quanto riguarda:
Sono state trovate piccole differenze nei parametri di laboratorio per i gatti che hanno subìto diete ad alto o basso contenuto di sodio, ma non c’è stato alcun significativo effetto negativo sulle misurazioni importanti che potevano indicare gravi disfunzioni o patologie organiche.
In particolare, è stato eseguito un follow-up a lungo termine sui gatti più anziani, i quali hanno una maggiore probabilità di sviluppare malattie cardiache e renali rispetto ai gatti più giovani.
I ricercatori hanno stabilito che una dieta alimentare che prevedeva un dosaggio tre volte più alto di sodio rispetto al normale per un periodo di due anni non abbia in realtà avuto conseguenze negative sulla pressione sanguigna o sulla funzionalità cardiaca, né tanto meno su quella renale.
Se teniamo quindi in considerazione questi inattesi risultati, dovremmo pensare di continuare a fare attenzione nell’assumere un eccessivo quantitativo di sale per il nostro organismo, ma potremmo non doverci preoccupare così tanto per il nostro micio.
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R.B.
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