La definiscono da sempre “la malattia dei gatti” e in effetti il 30% dei felini ne è affetto. La toxoplasmosi è una malattia parassitaria causata dal parassita Toxoplasma gondii. Le infezioni da toxoplasmosi solitamente non causano sintomi negli esseri umani adulti. Talvolta si possono riscontrare un paio di settimane o un mese di lieve malattia simil-influenzale, come dolori muscolari, linfoadenopatia. In pochi casi si sviluppano problemi agli occhi, ma solo a coloro che hanno un sistema immunitario debole, possono verificarsi sintomi gravi come le convulsioni e una scarsa capacità di coordinamento.
Che la malattia potesse avere conseguenze per gli esseri umani era cosa nota. Ma un nuovo studio della Tufts University del Massachusetts ha rivelato che i problemi causati dalla toxoplasmosi sono gravissimi. Ad esempio, secondo i ricercatori, può alterare più di 1.000 geni associati al cancro. Altera inoltre la comunicazione tra le cellule del cervello. Questo vuol dire che aumenta il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson e l’epilessia.
I risultati dello studio
Il principale autore dello studio, dottor Dennis Steindler, ha evidenziato: “Questo studio è un cambiamento di paradigma”. La ricerca – pubblicata da ‘Nature’ – dal 1981 in poi ha monitorato 246 neonati con malattie legate alla Toxoplasma gondii. Ci sarebbe, dicono i ricercatori, un legame tra il parassita e il suo condizionamento su quasi 1.200 geni umani associati al cancro.
Grande poi – come dicevamo – il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative. Spiega Steindler: “Noi dobbiamo al tempo stesso tradurre gli aspetti di questo studio in trattamenti preventivi che includono tutto, dai farmaci alla dieta allo stile di vita, per ritardare l’insorgenza e la progressione della malattia”. L’invito, certamente, è a non creare allarmismi, ma importante è la cura e la pulizia dei nostri gatti domestici.
Come si manifesta la toxoplasmosi?
Nell’uomo la toxoplasmosi è di regola asintomatica, ma può provocare febbricole e tumefazioni linfonodali. In individui immuno-compromessi (es: AIDS, morbo di Hodgkin, emodializzati, pazienti sotto chemioterapia antitumorale ecc.) si può avere toxoplasmosi disseminata. Sono a rischio maggiore macellai, cuochi, veterinari (chi maneggia carne cruda). In Gran Bretagna la prevalenza di anticorpi anti-Toxoplasma varia da 0.1% in bambini di un anno a 45% in adulti di 50 anni o più. In Francia, dove si mangia spesso carne cruda 80-90% degli adulti risultano sieropositivi.
La maggior parte delle infezioni sono asintomatiche, ma nel 10% dei casi si hanno aborti, bambini nati morti o danni al sistema nervoso centrale. L’incidenza è più alta quando l’infezione avviene nel primo trimestre della gravidanza. I neonati gravemente colpiti sono affetti da retinocoroidite e necrosi cerebrale e possono presentare epatosplenomegalia, insufficienza epatica, convulsioni e idrocefalo.
GM