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Gatti

Sgridare il gatto: come farlo in modo corretto

Sgridare il gatto serve alla sua educazione e migliora la convivenza tra umano e felino. Ma si possono commettere degli errori.

Come sgridare un gatto in maniera utile per la sua educazione

Quando prendiamo in casa un gatto dobbiamo essere consapevoli del fatto di accogliere un animale molto intelligente, uno spirito libero e soprattutto un animale che ‘sa il fatto suo’. Ammonire un felino e rimproverarlo quando fa qualcosa di sbagliato è possibile, il problema è imporgli la vostra autorità. E’ molto probabile che il gatto reagisca all’ammonimento con completa indifferenza. Sono molto intelligenti e capiscono quando siamo arrabbiati con loro per una marachella ma semplicemente ci ignorano. Sia per il cane sia per il gatto le regole per educarli sono pressoché le stesse: bisogna avere tanta pazienza, non urlare ma essere fermi nelle proprie posizioni per fargli capire chi ha l’autorità.

IL MOMENTO GIUSTO PER SGRIDARE IL GATTO

Oltre a ricordarci che si tratta di un animale e come tale la sua libertà deve essere rispettata fino a quando non diventa ‘lesiva’ per noi, l’umano deve capire quando è il momento giusto per rimproverare il suo felino. Come il cane, anche il gatto vive di presente: è inutile ammonirlo per un’azione commessa in precedenza. Non lo capirebbe e andrebbe in confusione, inoltre i vostri sforzi sarebbero del tutto vani. Addirittura potresti sottoporlo inutilmente ad uno stress e indurlo a uno stato di ansia difficile da calmare se lo si sgrida per qualcosa che ha commesso tempo prima. Quindi è necessario sgridarlo nel momento stesso in cui sta compiendo un’azione: solo nell’attimo in cui sta facendo qualcosa o si sta avvicinando all’oggetto della marachella si dovrà ammonire.

LEGGI ANCHE: Possiamo rimproverare il gatto per educarlo?

Sgridare il gatto: cosa non fare

Non soltanto con il gatto, ma con tutti gli animali è assolutamente vietato usare ogni tipo di violenza. Si incorre in un reato penale che è quello del maltrattamento degli animali: oltre ad essere una crudeltà, aggredire un animale con calci, schiaffi o seviziarlo è riconosciuto punibile per legge in base all’art. 544-ter. Insomma mai adottare la violenza per ‘educare’ il nostro animale o per fargli capire quando ha sbagliato.

Evitare di gesticolare confusamente e dimenarsi: sebbene la rabbia possa prendere il sopravvento e farci ‘uscire fuori dai gangheri’, è importante mostrarsi sempre fermo e deciso al nostro gatto. Capirà man mano chi ha l’autorità!

Evitare lunghi discorsi: non serve dilungarsi a spiegare perché una determinata cosa non si fa. Il gatto non vi ascolta, non potete interagire sperando che lui la prossima volta si ricordi di ciò che gli avete detto. Quindi un semplice ma fermo ‘No’ sarà più che sufficiente.

Non siate incoerenti: se lo stiamo sgridando non dobbiamo fargli le coccole contemporaneamente. Il micio potrebbe entrare in confusione e non capire se sta sbagliando o meno: in fondo lo stiamo accarezzando, quindi potrebbe capire esattamente il contrario!

Non mettergli il muso nelle feci o nell’urina: oltre ad essere un gesto brutto e inutile, prenderlo con la forza per fargli annusare i suoi bisogni dove non doveva farli può solo innervosirlo.

Sgridare il gatto: qualche dritta in più

E’ assodato che il modo migliore per ammonire un felino è mostrarci fermi, risoluti, coerenti e dire un secco ‘No’. Ma anche un’altra dritta potrebbe rivelarsi utile nell’educazione del nostro gatto: associare allo sbaglio un gesto o un rumore. Ad esempio uno schiocco di dita, un battito di mani, possono essere utili all’animale per associare il suo comportamento a qualcosa che non si fa.

SODDISFARE LE SUE NECESSITA’

Se il felino si affila le unghie sul nostro divano o sulla tappezzeria in genere, sarà utile regalargli giochini o un tira-graffi atti allo scopo. Ve ne sono di numerosi tipi in commercio, ma è addirittura possibile fabbricarli da soli a casa.

Quando il gatto invece ha l’abitudine di morderti, probabilmente fin da piccolo gli è stato consentito di giocare in questo modo. Basterà essere fermo nel rifiuto, non dargli subito del cibo o coccolarlo: insomma fategli capire che siete offesi con lui!

Se non usa la lettiera controllare che essa sia sempre pulita e sia posta in un posto adatto: è meglio evitare posti rumorosi o troppo esposti al freddo e metterla più in disparte.

I gatti sono un universo complesso ma sono anche animali molto intelligenti: ci vorrà del tempo e un po’ di pazienza ma potrebbero diventare i migliori coinquilini che avrete mai avuto.

Potrebbe interessarti anche: Come educare un gatto cucciolo: regole e addestramento

F.C.

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Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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