Non ha alcun organo che permette di classificarlo come maschio o femmina: ecco chi è il primo gatto di genere neutro.
Il suo nome è Hope, ed è il primo gatto di genere neutro ad essere stato scoperto dagli esseri umani. L’agenesia, infatti, è una condizione estremamente rara. Scopriamo nel dettaglio che cosa comporta e qual è la storia di questo micio decisamente fuori dal comune.
Gatta o gatto? In realtà, entrambe le definizioni sono inadeguate per Hope: si tratta di un micio non catalogabile né come maschio né come femmina.
Salvato dalla strada dall’associazione di volontariato inglese Cats Protection, era stato scambiato per una micetta dai volontari che l’avevano trovato e messo al sicuro.
Un’occhiata più approfondita, però, ha messo in luce che Hope non presenta alcun organo, sia interno che esterno, riconducibile a un genere o all’altro: si tratta di un felino gender neutral.
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Prima del ritrovamento di Hope, nessuno aveva mai documentato un caso simile. Una approfondita ricerca sul tema nella letteratura scientifica, infatti, non ha portato ad alcun risultato.
Hope, quindi, è il primo animale domestico caratterizzato da “agenesia”, un termine coniato per l’occasione, per indicare la mancata aderenza del felino al genere maschile e a quello femminile.
Esiste una condizione speculare, nota come ermafroditismo. In questo caso, il gatto che ne è interessato presenta doppi attributi, appartenenti sia ai maschi che alle femmine.
Sebbene si tratti di un fenomeno raro, risulta comunque più comune rispetto a quello dell’agenesia.
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La condizione di Hope risulta rischiosa per la sua salute? La risposta è no: i veterinari che l’hanno visitato hanno condotto delle analisi per verificare se il micio sia in grado di condurre una vita normale.
Ad esempio, hanno appurato che il quattro zampe è perfettamente in grado di defecare e urinare, anche se – ovviamente – non può riprodursi.
La vita di questo felino, quindi, si prospetta lunga e sana come quella di ogni altro pet amato e curato.
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Nel frattempo, anche grazie a questa sua peculiare condizione, Hope ha già trovato casa. Ad adottare il gatto è stata Jessi Bennett, comportamentista animale della Newcastle University che lavora part time proprio per Cats Protection.
Il micio è stato ribattezzato Beans e sarà sottoposto nel tempo a monitoraggi e analisi per verificare il suo stato di salute, viste le particolari condizioni.
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