Conosciamo la loro carriera scientifica, ma non le piccole curiosità private: quali sono gli scienziati più amanti in assoluto dei gatti?
I gatti sono creature straordinarie, che rendono la nostra vita più interessante e avvincente. In loro compagnia non ci si annoia mai: tra coccole, esplorazioni e giochi, il tempo vola. Oltre a noi comuni mortali, ci sono anche alcuni degli scienziati più celebri e brillanti che hanno goduto della compagnia degli amati gatti. Di chi si tratta? Scopriamolo insieme.
Scienziati amanti dei gatti: ecco quali sono
I gatti sono animali magnetici e affascinanti: dall’indole misteriosa, abbiamo sempre la sensazione di non riuscire a carpirne l’essenza.
Sarà per questo che alcuni degli scienziati che hanno contribuito maggiormente a svelare le leggi del nostro mondo ne erano tanto attratti?!
Scopriamo gli aneddoti che riguardano le menti più brillanti e i loro animali domestici, per svelare un lato inedito dei più famosi personaggi della nostra epoca e di quelle passate.
Tra i più rinomati geni, Albert Einstein era noto per il suo amore nei confronti degli animali.
Non a caso, amava circondarsi di queste creature, e possedeva persino un pappagallo.
Tra i suoi amici, c’era Tiger, uno splendido micio che allietava le sue giornate, ispirandolo persino nel suo lavoro.
Un giorno, infatti, Einstein paragonò la tecnologia del telegrafo a un lungo gatto, ricorrendo a una celebre e simpatica massima: “Gli tiri la coda a New York e la sua testa miagola a Los Angeles“.
Anche Edwin Hubble, creatore dell’omonimo telescopio spaziale, amava follemente i felini domestici.
Scopritore delle galassie al di là della Via Lattea e sostenitore della teoria dell’espansione dell’universo, Hubble godeva della compagnia di un micio chiamato Nicholas Copernicus.
Il loro era un legame davvero speciale, tanto che il quattro zampe amava tenere compagnia al suo umano del cuore durante il suo lavoro di ricerca, sdraiandosi proprio sui suoi appunti.
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Chi non conosce Isaac Newton, che ha postulato la celeberrima legge gravitazionale universale?
In pochi sanno, però, che lo scienziato aveva un micio di nome Spithead.
Secondo la leggenda, fu proprio Newton a inventare la gattaiola, per permettere al suo amato gatto di entrare e uscire autonomamente da casa sua.
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Infine, Nikola Tesla chiude l’elenco degli scienziati follemente amanti dei gatti.
Questa mente brillante godeva della compagnia di Macek, a cui era incredibilmente legato. Basti pensare, infatti, che lo definiva il gatto più bello e più intelligente del mondo.
Fu proprio il suo gatto a ispirare Nikola Tesla nei suoi studi sull’elettricità.
Come raccontò lo stesso scienziato, infatti, accarezzando la sua schiena al tramonto, notò che era illuminata dalla luce e al tatto le sue mani venivano investite da uno zampillo di scintille.
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