I dolci fanno male, soprattutto agli animali, i felini hanno però sviluppato una capacità di autodifesa sorprendente
Per alcune persone può essere davvero difficile resistere ad un delizioso dolcetto, tanto che in molti pensano di aver addirittura uno stomaco a parte che gli permette di degustare queste golose bontà anche quando lo spazio per altro cibo sembra davvero terminato.
Se per noi concederci questo lusso è possibile, però, stessa cosa non si può dire per quel che riguarda gli animali. I dolci, soprattutto quelli industriali, fanno infatti davvero male ai nostri cani e gatti che anche assaggiandone una sola porzione potrebbero incorrere in gravi problemi intestinali o risultare addirittura avvelenati. Sapevi però che alcune specie posseggono uno specifico meccanismo di autodifesa verso gli zuccheri? Il gatto è una di queste creature e si difende in un Mood semplicissimo.
I dolci fanno ingrassare, incentivano il diabete e possono portare a controindicazioni diverse negli esseri umani, per questi motivi la lotta contro i famosi zuccheri aggiunti dovrebbe essere agguerrita da parte di tutti. Per quel che riguarda gli animali ed i gatti in particolari, tuttavia, mangiare dolci può essere addirittura fatale, motivo per cui sembra ci abbia pensato la natura a difendere questi animali in una maniera semplice, ovvero privandolo del gusto del dolce.
Un gatto non solo non sentirà questo gusto ma fatta qualche eccezione un gatto sarà addirittura disgustato da quello che per noi è un gusto molto appagante. Che i gatti abbiano sviluppato un palato più esclusivo di altri animali ogni padrone lo sa bene, soddisfare il gusto del nostro micio, infatti, non è sempre così facile. Questo comportamento apparentemente capriccioso è però il frutto di un’evoluzione precisa che ha portato questi animali a modificare il gusto del cibo a seconda della loro esperienza.
Questa abilità è importante per i gatti selvatici che devono scegliere quali prede preferire a seconda della disponibilità ambientale o del periodo. I gatti formano il loro gusto principalmente durante l’infanzia e proprio per questo per avere un micio equilibrato e che non rifiuti nulla dovremmo somministrare una dieta varia proprio nei primi 6 mesi di vita dell’animale, aggiungere aromi nuovi sarà difficile solo questo periodo e dopo che il nostro g ad tto avrà stabilito una sua routine molto rigida.
Mentre un umano possiede più di 9.000 bulbi gustativi, il gatto ne possiede meno di 500, questo è un altro dei motivi per il quale molto gusti e non solo il dolce sono preclusi al gatto. Il nostro micetto può sentire bene i sapori acidi, il salato, l’amaro ed è particolarmente appagato dal consistenza degli alimenti e dalla temperatura di questo più che da altri fattori.
Per rilevare i dolci serve la combinazione di due proteine nelle nostre papille gustative, il gatto ne possiede a malapena una di queste due, motivo per cui non può sentire il dolce. Per alcuni questo fattore rappresenta una difesa naturale da questa sostanza che potrebbe addirittura ucciderlo, per altri invece è stata la dieta carnivora millenaria a portare madre natura ad eliminare il superfluo e quindi a non dare disponibilità al gatto di assaporare i dolci.
Qualunque sia la motivazione, senza dubbio è meglio così! Se il gatto amasse il dolce ogni dispensa non sarebbe al sicuro e con essa anche la stessa salute dei nostri animali. Ad ogni modo è sempre meglio non rischiare e non lasciare alla disponibilità del gatto, qualora questo decidesse di assaggiare infatti, potrebbe rischiare grosso e costringerci a corse veloci dal veterinario.
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