I gatti sono molto curiosi e rischiano di farsi male proprio a causa di questo aspetto del loro carattere: scopriamo come prevenire e curare le ustioni e le scottature nel gatto.
Chi ha adottato un gatto sa benissimo quanto questi splendidi animali siano anche molto curiosi e incredibilmente ficcanaso: saltano, si nascondono e si infilano nei posti più impensati, compresi quelli che a volte nascondono dei pericoli per la loro salute.
Tra questi, impossibile non pensare al rischio ustioni e scottature che il gatto corre ogni volta che salta sui fornelli della cucina: per sapere cosa bolle in pentola, infatti, il micio si arrampica in quello che è probabilmente il posto più pericoloso della casa, dove il fuoco acceso o le piastre bollenti diventano vere e proprie trappole che bruciano la sua pelle, i suoi cuscinetti o il pelo.
Il gatto può procurarsi ferite del genere anche in altri modi, ad esempio entrando in contatto con sostanze urticanti che causano ustioni chimiche di primo, secondo o terzo grado: in questo articolo scopriremo come riconoscerle e curarle, con i trattamenti e gli accorgimenti per la prevenzione indispensabili per salvaguardare il nostro amico felino.
Ustioni e scottature nel gatto: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già accennato al fatto che le ustioni più comuni nei gatti si verificano solitamente in cucina: altre fonti di possibili bruciature e scottature sono anche il ferro da stiro o i liquidi bollenti (acqua, caffè e olio sono soltanto alcuni esempi).
Oltre che in cucina, un gatto può scottarsi le zampe o altre parti del corpo anche fuori casa: ad esempio nei mesi estivi, quando micio si arrampica su automobili o tetti in lamiera che al sole diventano roventi e causano pericolose ustioni ai loro delicati cuscinetti.
Se il gatto si ritrova con un’ustione, una bruciatura o una scottatura è fondamentale sapere come intervenire, ma prima di tutto bisogna riconoscere la tipologia di ustione con la quale abbiamo a che fare.
Ustioni nel gatto: come riconoscere scotatture di primo, secondo e terzo grado
Per prima cosa, se il vostro gatto si è bruciato, fate attenzione a come vi avvicinate e interagite con lui: il micio sarà sicuramente spaventato e dolorante, per cui trattatelo con molta calma e cautela.
Per capire se ustioni e scottature nel gatto sono più o meno gravi, bisogna osservare l’aspetto della lesione: ecco come imparare a riconoscerle.
Ustioni di primo grado nel gatto
Assieme alle ustioni di secondo grado, rappresentano la tipologia meno grave di bruciatura che micio può riportare. I sintomi di una ustione di primo grado sono intaccamento del pelo leggero o assente, lesioni dolorose e cute arrossata.
Ustioni di secondo grado nel gatto
Se l’ustione è leggermente più grave, è possibile che il pelo sia bruciato, la cute decisamente arrossata e sarà possibile notare la presenza di croste o vescicole piene di liquido.
Ustioni di terzo grado nel gatto
Rappresentano la forma di scottatura più grave che il gatto può riportare e si riconosce dalla lesione bianca o nera, ma soprattutto dal fatto che il pelo cade facilmente al primo tocco. Nei casi più gravi, il gatto può presentare anche altri sintomi come il battito cardiaco accelerato, difficoltà respiratorie e gengive pallide o biancastre.
Come prevenire e curare le ustioni nei gatti
Nel caso di ustione di primo o secondo grado, bisogna innanzitutto fare molta attenzione a riconoscere la lesione in tempo utile: di solito il pelo non viene intaccato visibilmente, ma la pelle è arrossata ed è proprio questo che bisogna controllare.
Le ustioni più lievi possono essere curate con impacchi di ghiaccio e acqua fredda sulla parte interessata, da tenere sulla cute felina per circa 15 minuti.
Per evitare che il gatto lecchi la parte lesa, è importante coprire le ustioni e le scottature con garze sterili da fissare con bende di tessuto.
Una volta applicata la medicazione, si consiglia di far visitare il gatto dal veterinario più presto possibile.
Per le ustioni di terzo grado la situazione è più rischiosa, per cui è importante coprire immediatamente con garza sterile la parte interessata e portare il gatto dal veterinario immediatamente, soprattutto in presenza di ulteriori sintomi di shock come quelli segnalati in precedenza.
Ustioni chimiche: come prevenirle e curarle
Se il gatto entra in contatto con una sostanza chimica pericolosa potrebbe riportare una brutta ustione: la cosa migliore è prevenire il problema, tenendo fuori dalla portata del micio vernici, insetticidi, trementina, benzina ed altre sostanze potenzialmente a rischio.
Le ustioni chimiche sono rese ancora più pericolose dal correlato rischio di avvelenamento del gatto: l’animale, infatti, tenderà a leccare il pelo e ad ingerire quantità sempre più ingenti della sostanza tossica in questione.
Se il gatto riporta un’ustione chimica, è fondamentale lavare accuratamente l’area interessata con acqua e sapone neutro o shampoo per gatti. Risciacquare bene e ripetere anche più volte, se necessario, fino ad eliminare completamente residui e odori. In seguito, è possibile applicare su consiglio del veterinario una pomata antibiotica lenitiva.
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C.B.
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