Ulivo e gatto, quali pericoli ci sono? Questa pianta longeva, utilizzata sin dall’antichità può avere degli effetti negativi sul micio domestico? Leggiamo tutto nell’articolo.

Il felino è un animale sempre curioso di conoscere tutto ciò che lo circonda. Non c’è cosa al mondo che non catturi la sua attenzione, ogni giorno, fuori e dentro l’ambiente domestico. Qualsiasi cosa incontri sul suo cammino merita esplorazione e, in alcuni casi, può essere rischioso. Ad esempio, vediamo se ulivo e gatto possono incontrarsi oppure ci sono dei pericoli per lui.

Ulivo e gatto, quali pericoli ci sono?

Utilizzato da secoli in campo alimentare, l’ulivo è una pianta resistente e longeva, che viene impiegato per molteplici scopi. Ma per quanto riguarda il caro micio, può avvicinarsi all’albero? Approfondiamo qui di seguito.

Amatissimo e sempre più protetto, l’albero di ulivo è qualcosa di molto vicino a noi tutti, anche se non ci si riflette abbastanza.

Impiegato per diversi obiettivi, dall’estrazione dell’olio alla preparazione di unguenti e saponi, fino alla realizzazione del parquet e di oggetti domestici, l’ulivo può essere presente in molti ambienti e attirare l’attenzione del proprio gatto.

Quando si convive con un peloso domestico, è normale che lui sia attratto dalle piante presenti nell’ambiente, così come da qualsiasi altro ornamento decidiamo di avere per abbellire la casa e per rendere tutto più salutare anche per lui.

Essendoci delle piante pericolose per i gatti chi possiede una pianta di ulivo in casa, naturalmente può avere dei dubbi riguardo l’impatto con il suo amico micio, domandandosi se possano verificarsi o meno episodi rischiosi per lui.

Bisogna sapere, allora, che l’albero di ulivo non è velenoso o rischioso per il felino, anzi! É bene informarsi sul fatto che le sue foglie possono essere usate come integratori nella sua dieta.

I benefici delle foglie d’ulivo per il gatto

Le foglie d’ulivo, infatti, possono essere molto utili nella risoluzione di diversi disturbi fisici nel gatto. Queste foglie hanno delle proprietà antibatteriche, antiossidanti, antivirali e antimicotiche.

Sono preziose alleate nella prevenzione e lotta contro lo stress e i disturbi dell’organismo nel felino. L’estratto delle foglie di questa pianta sono utilissime nella fitoterapia e i benefici per gli animali sono confermati da studi scientifici.

La foglia d’ulivo, insomma, può aiutare molto nel trattamento di vari disturbi, quali infiammazione, infezione, glicemia alta e pressione alta del gatto.

Studi scientifici hanno dimostrato che le foglie d’ulivo sono addirittura più antiossidanti rispetto a vitamina C e the verde.

Il felino e la pianta d’ulivo: come fornirla

Le proprietà benefiche per l’amico felino sono davvero tante e importantissime per il miglioramento della sua salute fisica e non solo. Vediamo qual è il modo di offrirla a micio, insieme ad altre funzioni essenziali per il suo benessere.

Se si vuole offrire foglie di ulivo al proprio gatto, basta sapere che si può somministrare per via orale in forma di capsula o come estratto liquido, sia tramite cibo che senza di esso.

Si consiglia di somministrare estratto di foglia di ulivo con cibo solo nel caso il gatto vomiti dopo averlo assunto a stomaco vuoto.

Chiedere ulteriori informazioni riguardo la somministrazione di foglie di ulivo al proprio veterinario di fiducia è sempre bene.

Non tutti sanno che l’ulivo può essere un efficace antibiotico naturale anche per il felino, riducendo le infiammazioni con più velocità rispetto ad altri antibiotici.

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Anche l’odore dell’ulivo può avere buoni effetti sul micio domestico, in particolare sul suo umore. Essendo il suo sistema olfattivo molto più sviluppato del nostro, lui può essere molto stimolato da un odore (così come esserne infastidito).

L’odore della pianta d’ulivo, per fortuna, ha un effetto benefico sul pet. Il suo profumo, così come il legno e i suoi frutti, lo invogliano a mordicchiare, esplorare, interagire, giocare e anche a farsi le unghie.

Si tratta di un vero profumo dall’effetto euforico sul gatto, proprio come gli accade con l’odore dell’erba gatta, a cui non sa mai rinunciare. Per capirlo, basta osservarlo con qualche foglia.