21Che cosa vuol dire quando Micio li perde e che cos’è lo stress dei baffi del gatto? Tutto quello che c’è da sapere su questa condizione.
Tutto ciò che accade al nostro amico felino può metterci (comprensibilmente) in allarme, soprattutto quando si tratta di una parte del suo corpo che sappiamo essere così importante. Ma cosa significa e come spiegarsi il cosiddetto stress dei baffi del gatto? Nasconde qualche patologia che deve far scattare l’allarme nel padrone? Tutte le risposte su questo raro ma possibile fenomeno che coinvolge il nostro amico a quattro zampe.
Le vibrisse del gatto: molto più che baffi!
Non sono solo un ornamento estetico poiché non solo rendono il suo viso più bello e affascinante, ma gli servono come organi sensoriali per conoscere il mondo esterno e sentirlo, per misurare le distanze tra Micio e gli oggetti che lo circondano ma anche per tenere l’equilibrio durante la sua deambulazione.
Variano dai 16 ai 24 baffi e sono equamente divise sui due lati del muso; la loro lunghezza dipende dalla larghezza del corpo del felino e si muovono in tutte le direzioni. Sono detti anche ‘peli tattili’ perché funzionano come veri e propri radar e, grazie alla cheratina che li ricopre, sono più spessi e duri dei peli normali. Infine c’è da sottolineare che, per assolvere alla funzione di percezione del mondo esterno, questi baffi sono connessi ai muscoli e al sistema nervoso del gatto.
Stress dei baffi del gatto: quanto è grave?
In molti l’hanno indicata come lo ‘stress del baffo’, che non è affatto una patologia ma una sensazione spiacevole che può soffrire Micio soprattutto al momento del pasto. E’ stato un articolo del New York Times a coniare questa espressione, che tuttavia non deve mettere in allarme i padroni.
Si tratterebbe di un problema di sfregamento dei baffi dovuto alla forma delle ciotole (talvolta troppo profonde) dalle quali mangiano: in questo modo i baffi urtano contro l’oggetto e ‘si stressano’ per il costante contatto con esso.
Ma poiché in molti l’hanno fatta diventare una vera e propria malattia, hanno trovato anche una ‘cura’ per far fronte ad essa: trovare una ciotola più ‘comoda’, che impedisse ai baffi di toccare i bordi. Sebbene non vi sia alcun fondamento scientifico che dimostri che esse servano davvero a risolvere quello che in realtà un problema non è, in molti optano per questa ‘soluzione’.
Stress dei baffi del gatto: e se cadessero?
E’ facile allarmarsi qualora ne trovassimo qualcuno a terra, eppure non ci sarebbe un reale motivo di preoccupazione: infatti potrebbe capitare che il gatto perda i baffi: si tratta di un fenomeno fisiologico del tutto naturale e normale. Infatti esattamente come quando il gatto perde le unghie, essi vengono ‘rimpiazzati’ naturalmente nel giro di una settimana.
Non c’è dunque alcun rischio per la loro salute né ciò sottende la presenza di qualche malattia di fondo, o almeno non sempre. Sebbene in casi rari, le cause che provocano la caduta delle vibrisse sono:
- traumi e incidenti,
- infezioni da parassiti,
- malattie della pelle,
- squilibri ormonali (come ad esempio nell’ipotiroidismo del gatto).
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E’ ovvio che si tratta di casi in cui non cadono pochi baffi ma tutti insieme: in questo caso è opportuno contattare il nostro veterinario di fiducia e sottoporre Micio a dei controlli più specifici.