Stereotipie nel gatto, ovvero quelle azioni ripetitive che l’animale fa senza un motivo sensato. Vediamo di approfondire, insieme, questi comportamenti felini e di capire quali sono le cause che generano questi problemi.
Il gatto, come tutti gli animali, si esprime attraverso dei comportamenti tipici della sua natura. Alcuni di essi sono piuttosto originali e sono caratteristici della sua unicità. Ci sono, però, delle azioni che micio tende a compiere più spesso e che hanno un significato tutt’altro che semplice. Certi suoi atteggiamenti andrebbero approfonditi e non trattati con superficialità. Vediamo, oggi, cosa sono le stereotipie nel gatto, perché si manifestano in lui e come si possono curare, per riportare il peloso ad una quotidianità più normale.
Stereotipie nel gatto: cosa sono e quali sono le più comuni
Le stereotipie sono azioni tipiche ma ripetitive nel nostro amico a quattro zampe. Queste non vanno mai sottovalutate, perché rivelano una condizione di disagio o un problema nell’animale. Approfondiamo nell’articolo.
Con il termine “stereotipia”, si indica un comportamento ripetitivo compiuto da un animale, in questo caso il gatto, senza uno scopo preciso. Le stereotipie nel gatto si manifestano soprattutto quando vive in una condizione di disagio e di grave stress. Forme di stereotipia, infatti, si notano in un felino che vive male e in cattività, in un rifugio o in un recinto angusto. Queste stereotipie possono anche nascondere un problema mentale nel peloso. Si rivelano attraverso movimenti meccanici che diventano segnali di problemi seri.
Negli animali, le stereotipie nascono maggiormente in situazioni di cattività ma non ne è escluso il nostro gatto domestico che, se frustrato o in una condizione di disagio e stress, può esternare determinate azioni anche senza che queste siano stimolate in alcun modo. Quando il felino viene frenato nell’esprimere alcuni atteggiamenti, questi possono rivelarsi improvvisamente e in maniera incontrollata da parte dell’animale. In pratica, le stereotipie si presentano quando il micio non vive più in uno stato di benessere.
Una situazione di stress e malessere nel peloso può generare una serie di comportamenti compulsivi. Per il gatto è molto importante comportarsi secondo natura, seguendo il suo istinto, quando ciò viene a mancare lui perde il suo equilibrio. Altre cause scatenanti delle stereotipie sono, in generale, la mancanza di cibo e di spazio adeguato per vivere, più altri fattori che possono rovinare la vita del felino. Ecco quali sono:
- Ambiente: uno spazio inadatto alla creatura, sporco e piccolo, provoca forte stress;
- Stimoli esterni: noia e mancanza di attività fisica e movimento nella natura, generano malessere;
- Predisposizione: alcuni felini sono più predisposti di altri ad avere atteggiamenti compulsivi, come ingerire oggetti tossici;
- Cambiamenti drastici nella sua vita;
- Attenzione del suo padrone: quando il padrone osserva il suo peloso durante un comportamento compulsivo, come quello di leccarsi insistentemente, è fondamentale mostrargli indifferenza.
I comportamenti compulsivi più comuni
Tra le azioni compulsive di un gatto in uno stato di disagio e di eccitazione, troviamo quella di leccare ripetutamente o mordere parti del suo corpo, fino a provocarsi ferite. Mangiare oggetti tossici e non commestibili è un altro comportamento compulsivo del felino, così come se il gatto lecca i vestiti del suo padrone, i tessuti, o se succhia lana, coperte e tappeti. Il gatto può anche mordere e succhiare il suo stesso padrone. L’aggressività nel micio è un altro segnale, come attaccare la propria coda o le zampe.
Mordersi la coda è una delle stereotipie più comuni nel felino. Altri movimenti ripetitivi possono essere saltare improvvisamente, girare su se stesso, camminare sui bordi dei mobili. I latrati ripetitivi sono una spia del disagio: il peloso può passare anche delle ore a piangere e a lamentarsi senza motivo. Un altro esempio di stereotipia nell’animale è il cacciare. L’istinto predatorio nel gatto è un altro segnale: cercare costantemente piccoli animali o inseguire le luci, sono azioni da tenere sotto controllo.
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Il micio e le stereotipie: come è possibile curarle
Qualunque stereotipia nel gatto è spia di un malessere o di un disagio nascosto che vuole essere esternato e comunicato al padrone. Vediamo quali sono le cure adeguate per micio.
Le stereotipie nel felino vanno notate e curate in maniera veloce e giusta, per evitare conseguenze peggiori nell’animale. Per risolvere progressivamente alcune stereotipie feline, occorre rivolgersi al proprio medico veterinario, per escludere altri problemi esistenti. Un disturbo compulsivo nel gatto può essere curato con l’attenzione per l’ambiente esterno: cambiare l’ambiente per micio può aiutare a ridurre lo stress nel gatto, così come cercare di farlo mangiare in orari precisi ogni giorno.
Stimolare fisicamente e mentalmente il micio è altrettanto fondamentale per guarirlo da comportamenti compulsivi. É necessario lasciare al peloso la libertà di potersi muovere come vuole in uno spazio ampio e adatto alle sue esigenze e stimolarlo con attività ludiche creative. I gatti amano stare in casa quando sono a loro agio. Per sicurezza, è meglio nascondere ai suoi occhi tessuti e vestiti a cui non può resistere e che non deve assolutamente ingerire, a protezione della sua stessa vita. L’attenzione per l’organizzazione della casa, con mensole e mobili, gli fa esprimere il suo lato selvaggio.
Anche il comportamento del suo amico umano deve adattarsi a questa sua condizione psico-fisica e cambiare in base al suo bisogno. Eliminare forme di punizione e di nervosismo nei confronti del gatto è molto importante per tranquillizzarlo e restituirgli serenità. Fare socializzare il micio e dimostrargli amore e affetto, con piccoli premi da dargli quando si comporta bene, sono semplici strategie per guarire il nostro peloso da forme di stereotipia. Se ci si trova in difficoltà, è opportuno chiedere l’aiuto di uno specialista per affrontare la situazione delicata dell’animale.
Ilaria G