I gatti sono animali domestici molto longevi, ma è importante che siano in perfetta salute anche da anziani: ecco i più noti sintomi di vecchiaia nei gatti.
Grazie ai continui progressi della medicina veterinaria, non è raro che i gatti riescano a vivere anche 12 anni e oltre: tra i più longevi animali domestici che possiamo scegliere di adottare in famiglia, i mici più anziani necessitano di cure specifiche in ambito nutrizionale e non solo.
Ecco perché è importante imparare a riconoscere quali sono i segnali inequivocabili che il nostro gatto sta iniziando a diventare più anziano: ai primi sintomi di vecchiaia nei gatti, infatti, è importante adeguare l’alimentazione, la routine quotidiana di cura e tanti piccoli e grandi aspetti che siano maggiormente adatti allo stile di vita di un gatto senior.
In questo articolo, scoprirai quali segnali devi imparare a riconoscere per capire se il tuo micio sta invecchiando per sapere fin da subito come intervenire.
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Come anticipato, il gatto può vivere senza grossi problemi fino a 12 anni e anche di più: sulla longevità dei gatti influiscono in maniera significativa alcuni aspetti che vanno dall’aver seguito un’alimentazione a base di cibo ad alta qualità, all’essere stati sterilizzati in tempo utile da giovani. Secondo alcune stime, le femmine sterilizzate vivrebbero il 39% in più mentre questa percentuale sale addirittura fino al 62% quando si parla di gatti maschi.
Convenzionalmente, i gatti iniziano ad essere considerati anziani intorno agli 8/10 anni di età: ad incidere su questo termine convergono una serie di fattori come ad esempio la presenza di malattie croniche, la genetica e il tipo di cure veterinarie che l’animale ha ricevuto nel corso della sua vita. Ma come possiamo capire se il nostro micio è diventato ufficialmente anziano? Ecco 10 segni di invecchiamento inequivocabili nei gatti.
Una certa riduzione della mobilità nei gatti anziani può considerarsi normale, ma se il rallentamento nell’attività e la diminuzione della capacità di movimento di micio è importante potrebbe essere spia di una condizione che causa dolore come ad esempio l’artrosi o l’artrite, diffusa nella quasi totalità dei gatti al di sopra dei 12 anni di età.
Alcuni segnali di artrosi o artrite sono palesi: attenzione, ad esempio, al gatto che fa fatica a salire o scendere le scale oppure a saltare su e giù dai mobili. Se noti sintomi di questo tipo, contatta il veterinario che procederà con una radiografia per effettuare la diagnosi.
Se il tuo gatto ha l’artrosi, potrebbe interessarti il nostro approfondimento su come aiutare il gatto anziano alle prese con il dolore.
Il dimagrimento è tipico dei gatti anziani: la perdita di peso è in questo caso collegata ad alcune malattie tipiche della vecchiaia. Ad esempio, se il gatto soffre di insufficienza renale o di ipertiroidismo potrebbe tendere al dimagrimento. Anche l’artrosi causa perdita di peso perché riduce la massa muscolare dell’animale. Se il tuo gatto anziano perde peso, chiedi al veterinario di sottoporlo agli esami del sangue e delle urine.
Le malattie del cavo orale sono particolarmente diffuse nei gatti di ogni età e in particolare in quelli che hanno già compiuto 3 anni di vita. La pulizia dei denti è fondamentale fin da quando il gatto è ancora un cucciolo e serve a prevenire la comparsa della placca e del tartaro, principali responsabili di svariati problemi tra cui l’alito cattivo nel gatto.
Inoltre, l’alitosi può essere un sintomo di problemi più gravi: se si accompagna a gengive arrossate, accumuli di tartaro e caduta dei denti è probabile che ci sia una malattia dentale come la parodontite felina. Per prevenire queste patologie è consigliabile far controllare i denti del gatto dal veterinario almeno una volta all’anno.
Se il tuo gatto si comporta in maniera diversa dal solito, mostrandosi molto più scontroso, è probabile che stia invecchiando: ci sono delle patologie tipiche dei gatti anziani come l’ipertiroidismo che comportano nell’animale cambiamenti nel carattere per cui anche i mici più docili possono diventare aggressivi o nervosi.
Altri comportamenti che sono da annoverare tra i sintomi di vecchiaia nei gatti sono un aumento nella vocalizzazione, specialmente se il micio anziano miagola molto di più durante la notte, e una certa confusione accompagnata da disorientamento. Questi due segnali sono sintomi della sindrome da disfunzione cognitiva felina, una condizione simile alla demenza senile umana.
Quando un gatto è più avanti con gli anni capita di frequente di notare una sorta di velo davanti ai duoi occhi: questa condizione, apparentemente simile alla cataratta, prende il nome di sclerosi lenticolare. Il problema degli “occhi nebulosi” non compromette in maniera significativa la capacità visiva del micio, tuttavia è bene sottoporre i gatti ad esame oculistico man mano che si avvicinano al compimento dei 9 anni: se il gatto si ammala di cataratta, infatti, potrebbero essere necessari alcuni farmaci specifici o un intervento chirurgico.
I gatti anziani possono subire una perdita della vista parziale o totale, che li porta alla cecità completa: questo segnale può essere sintomo di una malattia anche grave, come ad esempio l’ipertensione. L’alta pressione sanguigna, infatti, comporta il distacco della retina che causa la perdita della vista all’animale.
I segnali a cui fare attenzione per capire se micio sta diventando cieco sono: tendenza a urtare gli oggetti, dilatazione delle pupille e difficoltà di movimento in casa. Se si riesce ad intervenire tempestivamente, si potrebbe recuperare almeno in parte il deficit visivo.
I gatti amano molto l’acqua, soprattutto quell corrente: questo è uno dei motivi principali per i quali a micio piace bere dal rubinetto. Se con il passare degli anni noti che la ciotola dell’acqua del tuo gatto deve essere riempita molto più spesso di prima, è probabilmente un segno di vecchiaia.
I gatti anziani, infatti, tendono a sviluppare problemi di salute che vedono nell’aumento della sete uno dei sintomi principali: ad esempio, il diabete, l’ipertiroidismo e le malattie renali croniche. Queste malattie possono essere diagnosticate con un esame del sangue ed essere tenute sotto controllo con alcuni accorgimenti e farmaci ad hoc.
Quando il gatto invecchia è frequente che inizi a fare la pipì più spesso, con il rischio di urinare anche al di fuori della lettiera: questa incontinenza felina è tipica degli esemplari anziani perché legata solitamente a disturbi ai reni o infezioni del tratto urinario, più comuni quando il gatto è in là con gli anni.
Il gatto che invecchia può cambiare il suo rapporto con il cibo: bisogna però fare molta attenzione ad osservare il quadro generale e riportare tutte le informazioni utili al veterinario.
Ad esempio, se il gatto ha più fame del solito ma perde peso, è possibile che abbia una malattia come l’ipertiroidismo o il cancro.
Se il gatto è improvvisamente in sovrappeso, potrebbe avere il diabete. I gatti che mangiano meno del solito possono essersi ammalati di patologie renali, avere problemi ai denti o essere alle prese con un tumore. Trovi qui il nostro articolo sul tema per approfondire gli altri sintomi di tumore nel gatto.
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