Sindrome del gattino sbiadito: non una patologia, bensì una raccolta di sintomi nei gattini neonati. Vediamo le cause, i sintomi e la cura.
La sindrome del gattino sbiadito non è una vera e propria malattia, ma si tratta dell’individuazione di segni e sintomi che si manifestano nel gattino durante le prime due settimane dopo la nascita.
Tale condizione, si presenta quando il gattino inizia a mostrare un rapido peggioramento della salute in un breve periodo di tempo.
L’unica cosa da fare è portarlo dal veterinario che cercherà di capire come intervenire per salvare il cucciolo.
Vediamo quindi quali possono essere le cause, i sintomi e la cura del gattino con questa sindrome.
Cause
Molto spesso non c’è una causa specifica, come infatti la condizione è ritenuta idiopatica e il veterinario in questi casi non può determinare alcuna causa diretta.
Alcune cause riconosciute sono:
- anemia emolitica, ovvero quando un gattino arriva con un gruppo sanguigno diverso nella sua stessa madre.
- Infezione batterica o virale. Un’area soggetta a infezioni nei neonati è l’ombelico;
- parassiti: i parassiti come i nematodi o i coccidi;
- problemi ereditari: ad esempio, essere la condizione cardiaca chiamata Cardiomiopatia ipertrofica (HCM);
- trauma;
- malnutrizione;
- difficoltà di parto nella gatta.
Sintomi
Come individuare la sindrome del gattino sbiadito? Quali sono i segnali da dover tenere sotto controllo?
Uno dei primi segnali di qualcosa che non va, spesso è la mancanza di aumento di peso, se questo aumento di peso si interrompe improvvisamente, rallenta o soprattutto se il gattino inizia a perdere peso.
Questo potrebbe essere un segno precoce di malattia, o sindrome del gattino sbiadito.
Altri segni:
- debolezza o essere letargico ;
- mancanza di miagolio;
- mantello opaco o “a chiazze”;
- disinteresse per l’allattamento;
- respiro affannoso;
- vomito;
- diarrea nel gatto;
- secrezione nasale o oculare;
- pelle disidratata.
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Diagnosi della Sindrome del gattino sbiadito
Intervenire in modo tempestivo è fondamentale per la salvezza del gattino, perciò è meglio non lasciare le cose al caso: portate subito il gattino dal veterinario.
La sindrome del gattino sbiadito è solitamente fatale, ma come abbiamo detto, riconoscere precocemente i segnali può consentire al veterinario di intervenire.
La sindrome del gattino sbiadito colpisce i gattini, generalmente, nelle prime 4-6 settimane di vita o fino allo svezzamento del gattino.
Il veterinario per diagnosticare questa condizione procederà con un esame fisico completo sul gattino.
Successivamente procedere con test diagnostici, come i campioni di sangue, utilizzati per aiutare a determinare se sono presenti malattie, quali: infezioni respiratorie, infezioni dell’ombelico o parassiti gastrointestinali nel gatto.
Stabilita la diagnosi procederà con il trattamento adeguato.
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Trattamento
Una volta stabilita la diagnosi è importante trattare non solo la malattia primaria, ma anche i sintomi secondari come:
- l’ipotermia (bassa temperatura corporea);
- la disidratazione nel gatto;
- l’ipoglicemia (basso livello di zucchero nel sangue).
Per quanto riguarda le infezioni batteriche, queste possono essere curate se prese abbastanza presto, mentre alcuni difetti congeniti (condizione presente alla nascita) come difetti cardiaci, gastrointestinali o cerebrali potrebbero non esserlo.
La sindrome del gattino sbiadito, nella maggior parte dei casi è fatale ed ha il più alto tasso di mortalità nella prima settimana di vita.