Sindrome da fading nel gatto, riguarda la mortalità neonatale dei gattini. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Sebbene davanti alla gravidanza della gatta siano tutti felici per l’arrivo dei gattini da coccolare, si tratta di un momento molto delicato per la mamma quanto per i piccoli.
In questa fase della vita delle femmine degli animali (come anche per la donna), il parto è sempre un momento in cui sia mamma che figlio rischiano la vita.
Tale condizione si verifica anche nel gatto, in questo caso con la Sindrome da fading anche detta mortalità neonatale.
Questa sindrome si manifesta nel gattino nel giro di pochissime settimane di vita, ossia meno di due. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Le cause della Sindrome da fading nel gatto possono essere legate a fattori diversi.
Legate alla madre:
Legate all’ambiente:
Altre cause possono essere, difetti congeniti e le infezioni.
Nella Sindrome da fading nel gatto, i segnali che si possono individuare sono diversi.
I sintomi che si manifestano nel gattino sono:
Inoltre, un altro segnale può riguardare il controllo della glicemia.
Si possono infatti, verificare scarsi livelli di glucosio nel sangue e scendere al di sotto dei valori normali in caso di disturbi nutrizionali. Tale condizione porta ad uno stato di ipoglicemia nel gatto.
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Per poter stabilire una diagnosi, il veterinario dovrà venire a conoscenza della storia della salute del suo paziente, inclusi il momento in cui si sono manifestati i primi segnali e anche la storia dei genitori del gattino, per lo più si tratta di informazioni di base.
Dopodiché il veterinario eseguirà sul gatto un esame fisico completo e test di laboratorio, quali:
Stabilita la diagnosi di Sindrome da fading, il veterinario potrà procedere con il trattamento idoneo.
In questi casi la terapia antibiotica verrà inclusa solo nel caso in cui sia presente un’infezione batterica.
Mentre, nella maggior parte dei casi, poiché il gattino mostra una temperatura del corpo bassa, verrà effettuato il riscaldamento lento del corpo, per diverse ore, fino a una temperatura corporea normale per evitare di scioccare il suo sistema.
Inoltre, il veterinario valuterà se somministrare ulteriore ossigeno e una fluidoterapia per via endovenosa per correggere i deficit di liquidi.
Il gattino fino a che non raggiungerà la giusta temperatura del corpo non riuscirà ad alimentarsi da solo.
In questa fase, è molto importante seguire la terapia del veterinario e somministrare i farmaci all’esatto dosaggio e tempo prescritti.
Anche piccoli cambiamenti nel dosaggio del farmaco possono essere dannosi per la guarigione del gattino.
Osservate il comportamento e monitorate anche il peso del gattino quotidianamente. Inoltre, assicuratevi che la madre stia allattando correttamente i gattini.
Controllate il suo stato di idratazione attraverso il colore delle urine del gattino e osservate se sono presenti segni di secchezza nella bocca del gatto.
Tutte queste attenzioni e tanto amore, permetteranno al vostro gattino di riabilitarsi quanto prima ed in maniere efficiente.
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