La Sindrome di Ehlers-Danlos è una malattia genetica molto rara nel gatto: scopriamo di cosa si tratta e quali sono le aspettative di vita del felino.
Alcune malattie sono così rare da non essere nemmeno conosciute dai più. È probabilmente quello che è accaduto alla maggior parte dei lettori, alla vista del titolo. La sindrome di Ehlers-Danlos è un raro disturbo genetico, e può colpire anche il gatto. Ecco cosa sapere sull’argomento.
Che cos’è e quali sono le cause
La sindrome di Ehlers-Danlos è un raro disturbo genetico, dal quale può essere affetto anche il gatto. La patologia, meglio nota come astenia cutanea felina, si sostanzia nella carenza del collagene, proteina strutturale dei tessuti del corpo.
A causa dell’anomalia la pelle del gatto perde elasticità e forza, divenendo estremamente fragile ed elastica.
Come detto, l’origine è genetica; se portatore della sindrome è solo uno dei due genitori, il gatto avrà il 25% di possibilità di contrarla; se lo sono entrambi, allora la trasmissione è certa. Si segnala una particolare predisposizione alla sindrome di Ehlers-Danlos nel gatto Himalayano.
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I sintomi della sindrome di Ehlers-Danlos nel gatto
La carenza di collagene indebolisce la pelle, e le conseguenze sono drammatiche.
Anche il più piccolo urto può provocare dolore all’animale, anche il più piccolo graffio può provocare ferite alla pelle, che possono ricoprire l’intero. I tempi di guarigione sono molto più lunghi per il gatto affetto da tale patologia; pertanto è esposto costantemente al rischio di infezioni.
Anche ossa, articolazioni e cartilagini sono estremamente fragili, ed è molto alto il rischio di traumi; possono insorgere anche problemi quali ernia diaframmatica e del perineo.
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Come si cura
Purtroppo non esiste cura alla sindrome di Ehlers-Danlos; le aspettative di vita del felino sono minime, ed in ogni caso il tenore di vita è piuttosto basso.
La malattia non si può prevenire; tuttavia vi sono alcuni accorgimenti che possono essere messi in atto. Il più importante è quello di impedire al felino portatore della sindrome di accoppiarsi; è un atto di responsabilità verso un essere vivente, che potrebbe essere costretto ad una vita infernale.
Altro doveroso adempimento è quello di tagliare le unghie del gatto, al fine di evitare che possa autolesionarsi, anche con la semplice pulizia del corpo. Infine va modificato l’ambiente di vita dell’animale, al fine di ridurre al minimo le possibilità di contatto con mobili od altri ostacoli.
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A. S.