La sfingomielinosi è una patologia estremamente grave, e che generalmente conduce il gatto alla morte in poco tempo.
In medicina, ed il campo della veterinaria non fa di certo eccezione, la migliore arma è rappresentata dalla prevenzione. Ma spesso non basta. Malattie ereditarie, verso le quali l’organismo è predisposto, non si possono evitare. Ed alcune di esse sono estremamente gravi, come la sfingomielinosi, che può condurre il gatto alla morte in poco tempo.
La sfingomielinosi è una malattia ereditaria, che consiste in un aumento anomalo di sfingomielina, glicolipidi e colesterolo, e può colpire anche il gatto.
La patologia è nota anche come malattia di Niemann-Pick, ovvero i cognomi dei due medici (il primo pediatra, il secondo patologo) che per prima ne descrissero gli effetti.
La sfingomielina, a causa della mancanza dell’enzima sfingomielinasi, va ad accumularsi in organi quali milza, fegato, polmoni, reni, intestino, nonché all’interno delle cellule del sistema nervoso dell’animale.
Come detto, la patologia è ereditaria, ma si registra la maggior predisposizione all’insorgenza della medesima in alcune razze specifiche, quali il Siamese, il Balinese, il Giavanese e l’Orientale.
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I sintomi della sfingomielinosi si manifestano precocemente nel gatto, comparendo tra i due ed i cinque mesi di età.
Tra i segni clinici sono riscontrabili diversi disturbi neurologici: tra i vari l’atassia del gatto (ovvero una camminata scoordinata), la perdita di equilibrio, l’ipermetria (passo alto), tremori al capo, ingrossamento anomalo di alcuni organi quali il fegato e la milza.
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In presenza dei suddetti sintomi è necessario attivarsi tempestivamente ed allertare il proprio veterinario di fiducia.
Il professionista procederà a diagnosticare la sfingomielinosi sottoponendo il gatto a test clinici volti ad evidenziare la mancanza dell’enzima sfingomielinasi in vari organi, come ad esempio il fegato.
Purtroppo, ad oggi, non vi sono cure significative per combattere la patologia. Una volta manifestatisi in età precoce i suddetti sintomi, la situazione volge in senso peggiorativo, con lo sviluppo di una paralisi progressiva.
La morte colpisce entro l’anno di età la maggior parte dei gatti affetti da sfingomielinosi.
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A. S.
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