La diagnosi precoce è fondamentale per la salute di micio: ecco perché bisogna imparare a riconoscere i segnali di diabete nel gatto per potersi occupare subito della malattia.
Il diabete mellito è una condizione cronica e potenzialmente debilitante per i gatti, che però può essere adeguatamente trattata per far vivere a micio una vita serena e relativamente normale se diagnosticata in tempo utile.
Nella maggior parte dei casi, i gatti diabetici sono obesi. La patologia colpisce con più frequenza gli esemplari maschi al di sopra degli otto anni di età e quelli che seguono una dieta troppo ricca di carboidrati.
I gatti diabetici sono in costante aumento ed è per questo che è bene saper riconoscere in tempo i segnali di diabete nel gatto, in modo tale da poter portare il micio dal veterinario per effettuare gli esami necessari ad avere una diagnosi certa e tutte le regole giuste per il trattamento costante della malattia.
Il diabete mellito è una condizione patologica che si verifica quando le cellule sviluppano una resistenza all’insulina, l’ormone che permette l’accesso del glucosio nelle cellule. In questo modo, il glucosio resta all’interno del flusso sanguigno causando una serie di disturbi che possono essere facilmente riscontrabili quando micio si ammala.
Vediamo quali sono i 10 segnali più comuni del diabete felino, a partire dai primissimi sintomi che questa patologia può presentare.
La cosiddetta poliuria consiste nell’aumento della minzione: la presenza di una maggior quantità di zucchero nel sangue rende più complesso il lavoro dei reni, per cui micio tende a fare la pipì più spesso. Di solito ce ne accorgiamo perché il gatto non riesce a trattenersi e urina fuori dalla sua lettiera.
Una minzione più frequente causa una tendenza alla disidratazione alla quale il gatto prova a sopperire bevendo molta più acqua del solito: si crea una sorta di circolo vizioso tra questi primi due segnali di diabete nel gatto, che spesso rappresentano le prime avvisaglie che micio potrebbe aver sviluppato la patologia.
Quando il gatto è diabetico, le cellule non possono più assorbire il glucosio dal sangue. Ciò implica che l’organismo sente di non avere abbastanza energia e pertanto inizia a reperirla scomponendo i grassi e le proteine disponibili nel corpo: ciò causa il dimagrimento e la conseguente perdita di peso nel gatto.
Lo stesso meccanismo è alla base della crescente e costante fame di micio: il cervello invia un segnale di appetito continuo che chiede di essere appagato, per cui è possibile che il gatto tenda a chiedere il cibo anche al di fuori degli abituali orari dei suoi pasti.
La mancanza di glucosio causa una debolezza muscolare che colpisce le zampe del gatto, in particolare quelle posteriori: ecco perché micio può avere serie difficoltà a saltare a causa del diabete. In generale, se il gatto non riesce più a saltare sui mobili come faceva in passato, è plausibile che ci sia un problema di salute in corso.
A volte è difficile riconoscere la passività e la perdita di interesse del gatto, perché spesso questi animali sono abituati a dormire tantissime ore al giorno. Impara ad osservare con attenzione il comportamento del tuo micio, consapevole che l’inattività rappresenta uno dei possibili segnali di diabete nel gatto.
Il diabete, quindi, può portare debolezza muscolare nel gatto che si riscontra anche in una certa difficoltà di deambulazione: in particolare, micio può presentare una tipica andatura nella quale tende a camminare portando il peso sulla parte posteriore del corpo. L’elevata quantità di glucosio nel sangue è causa di neuropatia, che può sfociare anche in una paralisi permanente.
Tra i sintomi tardivi del diabete mellito nei gatti c’è la mancanza di appetito, un segnale che in generale non è mai positivo nei felini domestici: i gatti smettono di mangiare quando c’è qualcosa che non va e per questo l’inappetenza non va mai sottovalutata.
Proprio come accade quando si cerca di individuare eventuali segnali di diabete nel cane, anche per i gatti il vomito senza causa apparente va tenuto d’occhio. Potrebbe trattarsi, infatti, di un episodio di chetoacidosi diabetica: un’emergenza veterinaria vera e propria, che può richiedere il ricovero dell’animale.
Spesso il diabete porta il gatto a sentirsi stanco, poco interessato ai giochi e al cibo, scarsamente portato al contatto fisico: quando lo zucchero resta intrappolato nel flusso sanguigno, infatti, micio non riesce a trarre la dose di energia di cui necessita per svolgere le normali attività quotidiane.
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Chiara Burriello
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