Può capitare una volta ma se diventa un comportamento frequente, c’è da approfondire: che significa se il gatto starnutisce continuamente.
I gatti sono animali che tendono a celare fastidi e dolori, per questo è ancora più importante cogliere quei ‘segnali’ che ci invia il loro corpo quando nella loro salute c’è qualcosa che non va. Ad esempio quando il gatto starnutisce continuamente è da considerarsi normale oppure come un chiaro indizio di una patologia da approfondire e magari con l’aiuto di un esperto? La risposta al quesito.
Il verso, il rumore e l’espressione felina che lo accompagnano sicuramente ci faranno sorridere ma in realtà lo starnuto nel gatto può avere varie cause: esse andranno dal semplice solletico al naso, stimolato da un odore o un elemento esterno al segnale di una patologia latente. Non dimentichiamo infatti che il felino tende a mettere il muso per annusare ciò che lo circonda e per questo può inalare sabbia, fili di erba, polline e polvere.
Alle volte anche odori molto forti, come quelli chimici, o sgradevoli al suo olfatto, come ad esempio nel caso degli agrumi, possono dargli fastidio al punto da farglielo ‘espellere appunto con uno starnuto. Quando si tratta di un evento occasionale magari in un determinato periodo dell’anno o in circostanze particolari, come quando il pavimento viene lavato con un particolare detersivo che contiene agenti chimici, basterà che il micio stia lontano dalla causa scatenante.
Infine tra le cause non allarmanti vi è anche l’effetto di alcuni vaccini che riguardano le vie respiratorie: può capitare infatti che questi ultimi inducano il gatto a starnutire, ma solitamente questo atteggiamento felino si risolve da solo in pochi giorni (1 o 2 al massimo).
Ma se il gatto starnutisce continuamente c’è da preoccuparsi? A quanto pare l’evento non sembra essere scatenato da una causa facilmente riconoscibile, come quelle sopra elencate, ma dovrà essere approfondito. Tra quelle che coinvolgono più o meno seriamente la salute dell’animale ritroviamo:
In questo ultimo caso quelli più a rischio saranno i gatti anziani o immunodepressi, con un’alta probabilità di contagio soprattutto in ambienti piccoli e popolosi.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Il gatto starnutisce e nel muco ci sono tracce di sangue: cosa sta succedendo?
Come spesso accade non bisognerebbe mai soffermarsi sul singolo episodio di starnuto ma elencare all’esperto la serie di segnali che ci invia il corpo del gatto e che è nostro dovere cogliere; queste informazioni consentiranno al veterinario di formulare una diagnosi o di approfondire eventualmente con ulteriori esami. Ma quali sono gli altri segnali che non dovranno passare inosservati in caso di frequenti starnuti?
Soprattutto nel caso dei gattini è bene recarsi al più presto dal veterinario di fiducia, senza che passi troppo tempo e senza aspettare che gli starnuti passino da soli. La terapia consigliata naturalmente dipenderà dalla causa scatenante, ma potrebbero essere utili dei lavaggi nasali per liberare le vie respiratorie oppure arieggiare l’ambiente, anche con l’uso di un deumidificatore per l’aria.
E’ spesso consigliato nei casi più gravi somministrare degli antibiotici, che prescriverà il medico, o degli antistaminici (in caso di allergia). Per fortuna per la maggior parte delle volte, l’adozione di queste cure consente di non arrivare all’intervento chirurgico.
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