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Salute dei Gatti

Se fatto nei tempi giusti può salvargli la vita: ogni quanto sverminare un gatto

Prevenire i possibili rischi per lo stomaco è assolutamente fondamentale per la sua salute ma bisogna farlo nei tempi giusti: ogni quanto sverminare un gatto e perché è importante.

Sverminare il gatto (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

I nostri amati felini, sebbene coraggiosi predatori del mondo esterno, possono diventare facile preda di microrganismi che possono attaccarli dall’interno, e in modo particolare il loro apparato gastrointestinale. Per questo è importante sapere ogni quanto sverminare il gatto, per evitare che l’attacco di parassiti possa avere ripercussioni (anche gravi) sulla sua salute: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il gatto ha i vermi: quali sono e come capirlo

Purtroppo i parassiti dello stomaco possono essere facilmente ospiti indesiderati del nostro amico a quattro zampe e la loro presenza non tarderà a manifestarsi. Quando infatti si tratta del verme bianco o Tenia o verme solitario, che attacca il suo stomaco, i sintomi principali saranno:

Gatto vomita perché ha i vermi nello stomaco (Canva-Amoreaquattrozampe.it)
  • dimagrimento eccessivo (poiché il verme tenderà a mangiare i cibi che ingerisce Micio al posto suo),
  • episodi di diarrea (sintomo comune anche ad altre malattie, ma spesso legato alla tenia),
  • spossatezza e letargia,
  • manto spento,
  • presenza di sangue nelle feci del gatto.

Altri vermi molto comuni nei nostri felini domestici (e non solo) saranno: i nematodi, i tricocefali, gli anchilostomi e gli strngyloides stercoralis, che riguardano tutti la zona intestinale. E’ possibile riconoscerli perché saranno dei più o meno lunghi filamenti presenti nel vomito o nelle feci, oppure nelle uova del micio.

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Ogni quanto sverminare un gatto: perché è così importante

Di certo non possiamo pensare che un gatto possa sopravvivere a lungo con dei vermi nello stomaco, che assimilano tutti i nutrienti al posto suo; di conseguenza sarà opportuno eliminarli. Infatti non saranno solo responsabili di episodi di vomito, diarrea e dimagrimento ma possono addirittura arrivare a compromettere la funzionalità cardiaca e quella del sistema immunitario.

Inoltre la tenia è una delle zoonosi del gatto, dunque può essere trasmessa all’essere umano che vi entra in contatto: in particolari condizioni, tipo la gravidanza, può essere molto pericolosa. Ma quindi ogni quanto è importante fare la sverminazione? In realtà si tratta di un trattamento da ripetere periodicamente ma è bene iniziare quando il gatto è ancora cucciolo: infatti nella tenera età è facile riscontrare la presenza di ascaridi. Quindi è bene iniziare tra il primo e il secondo mese di vita (quindi tra le 4-6 e 8 settimane), ripetendo l’operazione tra il quarto e il sesto mese.

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Ogni quanto sverminare un gatto con i prodotti giusti

Per fortuna in commercio non sarà difficile reperire i farmaci che serviranno ad eliminare i parassiti dall’interno e prevenire la comparsa di altri sintomi; questi prodotti infatti riusciranno a dissolvere non solo i vermi già presenti ma anche le loro uova. I farmaci vermifughi si trovano sia sotto forma di compressa sia liquidi.

Sverminare il gatto somministrandogli compresse (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

La somministrazione può essere fatta con un trucchetto: basterà mescolare la compressa o il liquido col resto del cibo; qualora il nostro Micio fosse ‘ben disposto’, potremmo anche dargli le gocce direttamente col contagocce. Inoltre ci sono degli alimenti da inserire nella dieta, che possono supportare la cura farmacologica, come ad esempio i semi di zucca al gatto, l’aceto di mele e le carote.

Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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Francesca Ciardiello

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