E’ un’emergenza veterinaria tra le più comuni, ma dobbiamo sapere come affrontarla al meglio: ecco cosa fare quando esce il sangue dal naso nel gatto
Può succedere che il nostro gatto perda sangue dal naso: se dovesse avvenire non dobbiamo entrare nel panico e drammatizzare.
Le cause che si nascondono dietro a questo fenomeno sono molteplici e vanno da un prurito particolarmente intenso a malattie più gravi. Anche se nella maggior parte delle volte non c’è da preoccuparsi, è bene comunque sapere come comportarsi per affrontare la situazione nel migliore dei modi e non mettere a rischio la vita del micio.
Ne parliamo in questo articolo!
Epistassi nel gatto: cos’è?
L’epistassi è appunto la perdita di sangue dal naso. Nei gatti può essere superficiale e interessare graffi e ferite causati da lotte o giochi con i loro simili: questo è frequente nei felini che escono spesso di casa e per risolvere il problema potreste farlo rimanere più spesso all’interno oppure castrarlo per ridurre l’aggressività nei confronti di altri animali.
Inoltre, occorre controllare che le ferite si rimarginino davvero del tutto, perché potrebbero nascondono un’infezione pericolosa che deve essere curata in modo opportuno. Se si tratta di piccole ferite superficiali, smetteranno di sanguinare e sul naso rimarrà solo del sangue secco.
Può anche avvenire per via di vasi danneggiati nella mucosa nasale, per una maggiore fragilità dei capillari o per una non meglio specificata tendenza al sanguinamento.
Esso può essere acuto, ossia improvviso, oppure cronico, cioè ripetuto nel tempo. Le conseguenze sono diverse e dipendono dalla causa del sanguinamento, per individuarla è importante determinare se la fuoriuscita di sangue avviene da una sola narice (è unilaterale) o da entrambe (è bilaterale).
Vediamo ora nel dettaglio le possibili cause di epistassi nel gatto.
Cause e sintomi
L’epistassi nel gatto può essere causata da:
- Traumi e lesioni: il gatto perde sangue dal naso dopo una caduta o dopo aver preso una botta sul muso;
- corpi estranei nel naso;
- Avvelenamento del gatto: l’ingerimento di alcune sostanze tossiche o veleni può causare emorragie nasali, anali oppure orali;
- malattie dentali, come l’ascesso alla radice del dente;
- tumori nasali;
- infezioni (batteri, funghi, parassiti);
- alcune malattie del sangue, come alterazioni della coagulazione, presenza di sangue troppo viscoso.
I sintomi dell’epistassi sono i seguenti:
- Starnuti, accompagnati da uno spruzzo di sangue;
- gonfiore nasale;
- denti fratturati;
- feci nere, causate da ingestione di sangue;
- inappetenza nel gatto;
- respiro rumoroso;
- cattivo odore dalla bocca o dal naso
Quando esce sangue dal naso del gatto, quindi, la prima cosa da fare è portarlo subito dal veterinario per individuare il motivo del sanguinamento.
Diagnosi e trattamento
Il veterinario farà un’anamnesi della storia clinica del gatto ed eseguirà un esame fisico, che può portare ad una veloce diagnosi grazie a dei test, soprattutto in caso di sanguinamento da trauma. Un esame orale e nasale sotto anestesia permetterà di controllare sia la bocca, sia la gola, che le cavità nasali.
Oltre a questo ci potrebbero essere altre diagnostiche, come:
- un esame emocromocitometrico completo (CBC o emocromo) per identificare anemia, infiammazione, infezione o un basso numero di piastrine;
- un test biochimico per valutare le condizioni generali salute dell’animale domestico e la funzionalità degli organi vitali.
- Un esame delle urine per verificare la funzione renale e la presenza di eventuale infezione;
- test di coagulazione del sangue generici e specifici, quali una conta piastrinica, il fattore di von Willebrand (la malattia di von Willebrand è un’anomalia ereditaria della coagulazione);
- test sierologici per le malattie infettive, in particolare le malattie fungine e malattie causate da rickettsie, zecche;
- radiografie nasali e dentarie.
Se questi test non aiutano a individuare la causa, si passerà ad esami più approfonditi, quali:
- Raggi X dettagliati della cavità nasale
- Tomografia computerizzata (CT)
- Risonanza magnetica (MRI)
- Rinoscopia (valutazione della cavità nasale con endoscopio a fibre ottiche) e la biopsia nasale
- Chirurgia di esplorazione della cavità nasale per la diagnosi definitiva e la prescrizione del trattamento.
Il trattamento è mirato a fermare l’emorragia.
Se non vi è la possibilità di portare il micio dal veterinario, ecco qualche consiglio utile:
- innanzitutto cercare di mantenere la calma e trasmettere tranquillità al micio, per evitare che si innervosisca: bisogna ridurre al minimo il suo stress
- se è particolarmente nervoso, potrebbe essere necessario tenere il micio in uno spazio circoscritto o piccolo, come il bagno oppure il trasportino, per evitare che si faccia più male
- si può mettere il collare elisabettiano per evitare che si gratti e si faccia ancora più del male
- cercare di capire l’origine esatta della perdita di sangue
- applicare del ghiaccio avvolto in un panno pulito o fare degli impacchi freddi per restringere i vasi e diminuire l’emorragia.
- se il punto dal quale esce il sangue è visibile, è consigliabile tamponarlo delicatamente e con una garza sterile
- se si individuano ferite sanguinanti sul naso, andranno pulite e disinfettate
- se l’emorragia non diminuisce, o non se ne determina la causa portare appena possibile Micio dal veterinario
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R.B.
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