Conoscere le malattie comuni del Munchkin Longhair è essenziale per proteggere la salute del nostro pelosetto: ecco l’elenco delle patologie frequenti.
Occuparsi del benessere del proprio amico a quattro zampe è il primo modo per far sì che la sua vita sia lunga e serena al nostro fianco. Quali sono le malattie comuni del Munchkin Longhair? Scopriamo insieme l’elenco completo per capire come individuarle e curarle tempestivamente.
Tendenzialmente, gli esemplari di questa razza sono longevi e godono di buona salute.
La durata media della loro vita è compresa tra i 13 e i 20 anni. Tuttavia, ci sono una serie di malattie comuni nel Munchkin Longhair, in cui rientrano:
Tra le altre patologie frequenti nei gatti che il micio può contrarre ci sono allergie, dermatite e irritazioni cutanee.
Per questo, è fondamentale prendersi cura al meglio del Munchkin Longhair. Per scoprire come fare, consulta questo articolo.
Tra le malattie comuni del Munchkin Longhair c’è il pectus excavatum.
Si tratta di una malformazione dello sterno, che causa lo schiacciamento della parete toracica del gatto. Questa anomalia congenita può causare disturbi cardiocircolatori e polmonari.
Tra i sintomi del pectus excavatum ci sono:
Nei casi più gravi, può essere necessario sottoporre il micio ad un intervento chirurgico di correzione. Si tratta di un’operazione complessa, che prevede l’esecuzione di svariate fasi.
Il consiglio è di operare l’animale intorno ai 3-4 mesi di vita, quando le vertebre dello sterno sono ancora malleabili.
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La lordosi genetica rientra nelle malattie comuni del Munchkin Longhair.
Si tratta di una patologia che inclina in maniera anomala le curve della colonna vertebrale.
Essa, infatti, appare affossata, mentre il bacino è inclinato all’indietro e il dorso del micio appare incurvato.
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Infine, chiude l’elenco delle malattie comuni nel Munchkin Longhair l’acondroplasia.
Anche nota come nanismo felino, si tratta di una patologia di natura ereditaria. I mici che ne sono affetti presentano zampe di lunghezza ridotta, sproporzionate rispetto alle dimensioni normali del resto del corpo.
Nella forma omozigota, il gene dominante della comparsa di questa condizione è letale. Esso, infatti, sviluppa embrioni non vitali, che non si sviluppano nel grembo materno.
Nella forma eterozigota, invece, si sviluppano felini dalle zampe corte, le cui dimensioni possono raggiungere i 5 cm circa.
In ogni caso, la presenza di questo disturbo generalmente non provoca danni né compromette la proverbiale agilità felina di questi animali.
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Laura Bellucci
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