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Salute dei Gatti

Rotavirus nel gatto: cause, sintomi e come curare micio

Altamente contagioso, il rotavirus nel gatto è un virus da non sottovalutare. Scopriamo le cause, i sintomi e come curare micio.

(Foto Pinterest)

Le infezioni che possono colpire il mondo felino sono davvero molte: la leucemia felina e la rinotracheite virale, la calcivirosi felina e la peritonite infettiva, e molte altre ancora.

Tutte innescate da uno specifico virus: alcune molto gravi ed incurabili che possono provocare la morte, altre che invece possono essere “annientate” facilmente grazie a cure specifiche e soprattutto grazie alla vaccinazione.

Altro virus che crea numerosi “disagi” in micio e che se non curato tempestivamente può risultare fatale, soprattutto se più vulnerabile, è il rotavirus. Scopriamo in cosa consiste il rotavirus nel gatto, quali sono le sue cause, i sintomi e come curare al meglio micio.

Rotavirus nel gatto: cos’è e quali sono le cause

Il rotavirus è un agente biologico, molto contagioso, che causa una infiammazione a carico dello stomaco e dell’intestino, e nei casi più gravi crea una seria disfunzione alle pareti intestinali.

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Seppur molto più frequente nei cani, il rotavirus è riscontrabile anche nel mondo felino, ed in particolar modo in un gatto maggiormente vulnerabile. Infatti hanno maggiore probabilità di essere infettati da questo virus i gatti molto giovani, quelli anziani ed anche gli immunodepressi.

In alcuni casi un gatto può essere portatore del rotavirus ma non manifestare nessun tipo di sintomo (circostanza questa che rende il contagio molto più pericoloso). La causa principale del rotavirus nel gatto è la trasmissione di questo virus, altamente infettante, da gatto a gatto, attraverso:

  • l’ingestione di feci infette, ma anche il contatto con queste;
  • il contatto fisico, con zampe, cibo ma anche oggetti contaminati (questo virus è in grado di resistere su superfici o nell’ambiente anche fino a 19 giorni prima di infettare qualcuno);
  • le vie respiratorie, possono essere le goccioline di salive a trasportare questo virus.

Come accennato precedentemente ci sono delle circostanze che rendono questo virus molto più contagioso, presentando segni molto evidenti. Infatti le probabilità di contagio da rotavirus aumentano nel caso in cui:

  • il gatto è molto piccolo: il suo sistema immunitario ancora non è del tutto sviluppato, quindi è molto più debole rispetto a quello di un gatto adulto;
  • il gatto soffre di altre patologie: poiché indebolito dal persistere di un’altra patologia, le sue difese immunitarie non riescono a fronteggiare il rotavirus;
  • il gatto vive in pessime condizioni igieniche: questa circostanza è sinonimo di altre numerose infezioni virali presenti nel suo organismo, quindi indebolito può contrarre con più facilità anche il rotavirus;
  • il gatto vive per lo più in strada: a stretto contatto con un maggior numero di felini randagi, i quali non essendo vaccinati possono essere portatori di tale virus e contagiare con più facilità.

Sintomi del rotavirus nel gatto

Non tutti i gatti, seppur affetti da rotavirus, presentano i “segni clinici” di questa infezione: alcuni possono risultare asintomatici ma comunque molto contagiosi.

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Generalmente quando il gatto è affetto da infezione da rotavirus i sintomi si manifestano dopo 15 giorni di incubazione, in pratica compaiono dopo circa due settimane dal momento del contagio. Molto simili a quelli di altre infezioni virali e batteriche che colpiscono l’intestino, difficilmente riusciamo ad accostarli a questa patologia.

Purtroppo, però, se tale infezione non viene curata in tempo può diventare molto grave: specialmente se micio è molto vulnerabile o debilitato potrebbe morire per disidratazione. Quindi il consiglio da seguire sempre è di condurre micio dal veterinario anche alla sola comparsa di uno di questi sintomi, propri del rotavirus:

  • diarrea acquosa, lieve o moderata;
  • vomito e nausea;
  • inappetenza;
  • dolore addominale;
  • disidratazione;
  • muco nelle feci;
  • febbre;
  • spossatezza e letargia.

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Diagnosi e cura

Solo il veterinario, dopo specifici esami, riuscirà a capire se trattasi di rotavirus nel gatto.

(Foto Pinterest)

I sintomi, come diarrea e vomito, sono accostabili ad altre patologie, alcune molto pericolose come la leucemia felina. Quindi durante le indagini il primo passa che compirà il veterinario sarà escludere che trattasi di altro virus.

Una delle analisi più frequenti a cui sottoporrà micio consiste nell’esaminare un campione di feci: attraverso un microscopio elettronico sarà in grado di individuare il patogeno che ha scatenato l’infezione e di fare la sua diagnosi definitiva.

Appurato che trattasi proprio di rotavirus indicherà il trattamento da seguire, una terapia finalizzata a contrastare i sintomi di tale infezione. Infatti il rotavirus non può essere eliminato dall’organismo attraverso una cura ma lo fa da solo: sarà il virus ad “autoeliminarsi” col passare del tempo (questo però solo se poco grave).

Le cure che il veterinario prescriverà al gatto sono specifiche per combattere i sintomi, come vomito e diarrea, per alleviarli e man mano eliminarli, non sono purtroppo in grado di sconfiggere la causa virale sottostante.

L’obiettivo principale di questa terapia è di ripristinare gli elettroliti persi e mantenere un buon equilibrio dell’idratazione: solo in questo modo si allontanerà il rischio di gravi complicazioni e si avrà una rapida guarigione.

In cosa consiste nello specifico la cura? Nel combattere la disidratazione (causa principale di morte), quindi nel reidratare il gatto. Due sono le soluzioni, a seconda della gravità di tale infezione:

  • se l’infezione è “leggera” somministrerà a micio liquidi a base di acqua, con alto contenuto di zuccheri e sali minerali, da assumere per via orale: la diarrea e il vomito determinano una grave perdita di sali minerali, dunque è indispensabile reintegrarli;
  • se l’infezione è grave ed ha causato una pericolosa disidratazione la somministrazione dei liquidi avverrà per via endovenosa.

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Reidratare un gatto affetto da rotavirus è molto importante per la sua salute, inoltre in aggiunta a questo sarà indispensabile fargli seguire, durante la terapia, un’alimentazione specifica, leggera, che tenga a bada vomito e diarrea.

Generalmente l’infezione da rotavirus in un gatto sano è poco severa e si risolve nel giro di un paio di giorni, cosa diversa per i gatti vulnerabili (gattini, anziani, immunodepressi) che avendo un sistema immunitario più debole impiegheranno più tempo per guarire.

Se micio è affetto da rotavirus è importante tenerlo per un pò di giorni “isolato” e a riposo, curarlo nel migliore dei modi, con coccole e somministrandogli tanti liquidi, ed è fondamentale assicurargli sempre la lettiera pulita e soprattutto “personale” (primo luogo di facile contagio).

Durante questo periodo, muniti di guanti di lattice, è compito nostro eliminare ogni possibile “fonte di contagio”: disinfettare casa, le ciotole di micio così come le sue coperte o cuscini e pulire la sua lettiera sempre con cura sono gesti indispensabili per prevenire la possibilità di trasmissione del rotavirus.

Ricordate che è un’infezione molta contagiosa e che può essere trasmessa anche all’uomo mediante “contatto”.

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Rossana Buccella

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