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Salute dei Gatti

Rimedi naturali per il raffreddore nel gatto: come curarlo naturalmente

Il tuo gatto è raffreddato? Oltre ai farmaci, esistono dei rimedi naturali per curare il raffreddore nel gatto. Vediamo quali sono e come far star meglio Micio in modo naturale

Quali sono i rimedi naturali per curare il raffreddore nel gatto? (Fonte foto iStock)

Se il tuo gatto è meno attivo rispetto al solito, si avvicina spesso a fonti di calore, lacrima e starnutisce è probabile che abbia contratto la più comune delle patologie respiratorie: il raffreddore.

Come per gli esseri umani, anche per i gatti si può fare ricorso a rimedi naturali per curare il raffreddore che può aver preso con i primi freddi o durante la stagione invernale.

In questo articolo vi diamo dei suggerimenti per accudirlo in maniera naturale, con cure casalinghe, ma ricordandovi l’importanza di tenere sotto controllo la situazione e rivolgersi al medico se non dovesse migliorare nel corso dei giorni.

Raffreddore nel gatto: i rimedi naturali

Un gattino con il raffreddore (iStock Photo)

I felini hanno una particolare predisposizione nel contrarre malattie respiratorie e sicuramente la più comune nel gatto è il raffreddore. Non è una patologia grave, ma è importante non sottovalutarla: in questo articolo proponiamo dei rimedi naturali per curarla senza far ricorso a medicine e farmaci, ma è bene consultare il veterinario per stati avanzati e in caso di persistenza prolungata nel tempo.

Ecco quindi alcuni suggerimenti per accudire un micio con il raffreddore in maniera naturale:

  • Aiutarlo a mangiare: è probabile che ci sia uno stato di inappetenza nel gatto, causato dal virus che ha nell’organismo. Dato che è fondamentale che il gatto continui a mangiare per rafforzare le sue difese immunitarie, bisognerà stimolarlo o stargli dietro, anche imboccandolo. A questo scopo, possiamo provare a sporcargli la bocca con la pappa; se poi beve volentieri, possiamo proporgli del brodo di carne e/o verdura tiepido o fresco: l’importante è che assuma alimenti nutrienti. Anche tritare il cibo in modo che sia più facile per lui ingoiarlo potrebbe essere una buona soluzione. Preferire ai preparati secchi ricette umide, anche fatte in casa, a temperatura tiepida, per far risaltare gli odori e i sapori. Un altro trucchetto è quello di sporcargli una zampa anteriore con il cibo, cosicché, leccandosi per pulirsi, ingerisca del cibo e gli venga un po’ di fame.
  • Dargli abbondante acqua fresa, per far sì che non si disidrati.
  • E’ importante tenerlo al caldo, sia con la giusta temperatura nell’ambiente che tramite coperte in cui si possa accucciare e riposare. Evitare inoltre correnti d’aria: non faranno che peggiorare la situazione.
  • Aiutarlo a pulirsi occhi e naso: non dovrebbero accumularsi lacrime e muco, che potrebbero formare croste e creare problemi di igiene, con residui solidi e purulenti. E’ utile prendere tre differenti garze sterili e bagnarle con del siero fisiologico, in modo che Micio possa vedere e respirare meglio.
  • Aumentare l’umidità dell’ambiente con un umidificatore aiuta il gatto a liberare le vie respiratorie. E’ bene, quindi, mantenere sempre pieni gli appositi contenitori sui termosifoni, magari aggiungendo anche delle gocce di essenza di camomilla o eucalipto, che hanno un effetto vasodilatatore sui condotti respiratori. Anche far fare dei bagni di vapore al micio è di aiuto: per farlo, vi basterà far scorre l’acqua calda in bagno con porte e finestre chiuse e far entrare il gatto per 10 minuti, in modo che l’accumulo di vapore possa liberagli il naso.
  • Farlo dormire e riposare in tranquillità, senza obbligarlo a muoversi, uscire o giocare: sonno e riposo velocizzeranno la guarigione.

Nella fase di convalescenza

Un micio non ancora in forma (Foto da Pixabay)

Una volta superata la fase della malattia, sarà importante prevenire le ricadute. Per farlo si potrebbero utilizzare degli integratori naturali ricorrendo a cure omeopatiche per rinforzare il sistema immunitario.

In caso poi di residui catarrosi nelle palpebre oculari è utile fare degli impacchi di camomilla che sciolgano le incrostazioni: dopo aver fatto l’infuso, imbeverne un dischetto di cotone morbido e passarlo delicatamente sulle palpebre del micio, facendo attenzione a non sfregare.

Se dopo 4-5 giorni di raffreddore e dopo aver messo in pratica i rimedi naturali consigliati per combatterlo la situazione non dovesse migliorare, allora meglio portare Micio dal veterinario: l’infezione in corso è più seria del previsto e deve essere curata il prima possibile, anche utilizzando dei medicinale specifici.

 

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R.B.

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Ramona

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