Alcune razze di gatti sono maggiormente predisposte rispetto ad altre all’insorgenza di malattie respiratorie: ecco di quali si tratta.
Conoscere tutte le informazioni a disposizione sulla salute felina è importante: una maggior consapevolezza ci aiuterà a riconoscere sul nascere eventuali disturbi nel micio. Quali sono le razze di gatti più a rischio di malattie respiratorie? Scopriamolo insieme.
Le malattie respiratorie possono essere di natura virale o batterica.
Non si tratta, quindi, di patologie congenite che si trasmettono per via ereditaria da una generazione di mici all’altra.
Tutti i gatti, indipendentemente dalla razza di appartenenza, possono essere affetti da queste patologie.
Tuttavia, ce ne sono alcuni più di altri che potrebbero risultare più a rischio per via di determinate caratteristiche anatomiche.
Prima di scoprire di quali si tratta, cerchiamo di capire quali sono i sintomi con cui si manifesta la difficoltà di respirazione del felino.
La frequenza respiratoria di un micio sano va dai 16 ai 30 respiri al minuto in una condizione di riposo.
Si parla di dispnea nel gatto, invece, quando l’animale:
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Ci sono alcune razze di gatti maggiormente predisposte all’insorgenza di malattie respiratorie.
Si tratta dei cosiddetti mici brachicefali, ovvero quegli esemplari la cui conformazione del muso risulta piatta e schiacciata.
Il cranio rotondo e corto, infatti, non consente uno sviluppo delle cavità nasali, compromettendo il sistema di drenaggio dei condotti naso-lacrimali.
Quali sono le razze che rientrano in questa categoria? Si tratta di:
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Questi mici possono sviluppare una vera e propria sindrome, caratterizzata da disturbi come:
Visti tutti i rischi per la salute di questi quattro zampe, è essenziale che i gatti brachicefali vengano sottoposti a visite veterinarie regolari per accertarne le condizioni.
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In ogni caso, è opportuna una riflessione a monte, che riguarda l’acquisto degli esemplari di queste razze.
Si tratta di mici il cui sviluppo è stato determinato dalla selezione umana.
Comprando un felino brachicefalo, finanzieremmo un sistema che dà preminenza all’aspetto estetico dell’animale rispetto alla sua salute.
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