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Salute dei Gatti

La radiografia al gatto: come farla, quando e per quali problemi

La radiografia al gatto è un esame molto utilizzato ma quando utilizzarlo? Come si effettua? Vediamolo insieme.

Radiografia al gatto, quando è necessaria?(Foto AdobeStock)

La radiografia, anche detta esame radiologico, è un esame medico che usufruisce delle proprietà di un particolare tipo di radiazioni ionizzanti, i raggi X, per impressionare una pellicola (lastra) ottenendo così immagini del corpo che possono riguardare sia le ossa, sia alcuni organi.

Per poter capire come si presenta una radiografia, basta saper riconoscere come si presentano le ossa e il resto degli organi, impressionati sulla lastra in negativo. È possibile quindi distinguere le parti del corpo che sono più dense e consistenti, come le ossa, di colore chiaro, mentre i tessuti molli appaiono grigi, e gli organi che vengono attraversati dai raggi X quasi totalmente, come ad esempio i polmoni, appaiono scuri.

I raggi X utilizzati, anche se la dose di radiazioni per una radiografia è molto bassa, hanno comunque un effetto sui tessuti biologici, ragion per cui è bene sottoporsi all’esame radiologico solo nei casi in cui non c’è altro modo per poter stabilire la causa del disturbo attraverso altri esami diagnostici. In questo articolo tratteremo in particolare della radiografia al gatto, quanto questo esame è necessario, come effettuarlo e se comporta l’utilizzo dell’anestesia all’animale.

La radiografia al gatto: quando

Radiografia al gatto. Come e quando effettuarla(Foto AdobeStock)

La radiologia veterinaria, negli ultimi anni ha raggiunto un livello notevole sia dal punto di vista della qualità delle immagini, sia per quanto riguarda la sicurezza dei nostri amici a quattro zampe. La successiva nascita della radiografia digitale, ha poi permesso di generare immagini di qualità migliore ottenendo informazioni più numerose e dettagliate da un numero minimo di scatti.

Nonostante sia diventato perciò uno strumento più sicuro, in ogni caso la radiografia al gatto può essere prescritta solo dal veterinario ed in determinati casi, ossia per diagnosticare diverse malattie, come ad esempio:

  • traumi e lesioni nel gatto;
  • eventuali alterazioni infiammatorie (artriti nel gatto) o degenerative (artrosi);
  • per esaminare eventuali broncopolmoniti, pleuriti;
  • lesioni polmonari;
  • lesioni nel torace;
  • per esaminare la presenza di eventuali calcoli;
  • perforazioni, stati infiammatori, alterazioni della canalizzazione intestinale, nell’addome;
  • per individuare problematiche nella bocca del gatto.

La radiografia al gatto può inoltre essere eseguita anche durante la gravidanza del felino ma solo se c’è un preciso e giustificato motivo e soltanto dopo aver valutato la dose che arriva all’embrione o al feto.

Come fare la radiografia al gatto

Tipi di radiografie sul gatto. (Foto AdobeStock)

Per poter effettuare una radiografia al gatto è necessario che il radiologo conosca con esattezza il motivo dell’esame per ottimizzare il protocollo d’indagine. Il medico quindi osserverà tutta la documentazione clinico-diagnostica dell’animale (cartelle cliniche, esami strumentali, risultati di visite specialistiche).

All’atto pratico per poter fare la radiografia al gatto c’è bisogno del supporto di qualcuno come ad esempio un assistente o lo stesso padrone che porti l’animale in camera raggi e dopo aver indossato le protezioni in piombo, tenga fermo il gatto mentre la macchina è in funzione.

Essendo la radiografia, una fotografia, cercare di tenere immobile l’animale è importantissimo per avere delle immagini chiare e leggibili; anche un leggero tremore o una respirazione affannosa possono infatti diminuire di molto la qualità dell’esame. Laddove ci stessimo chiedendo se le radiografie al gatto sono radioattive, la risposta è no.

In radiologia non esistono sorgenti radioattive (come in medicina nucleare) e dopo l’esame l’animale può entrare in contatto senza problemi con tutti i componenti della famiglia bambini compresi. E anche per quanto riguarda il microchip del gatto, non produce alcun tipo di problema o interferenza.

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L’anestesia è necessaria per fare la radiografia al gatto?

La radiografia al gatto è un esame non invasivo per il quale generalmente non c’è assolutamente bisogno di anestesia, tranne in alcuni casi in cui un animale spaventato o dolorante potrebbe rendere necessaria una piccola sedazione, per poterlo posizionare in modo adeguato e per avere il paziente immobile. Per questi motivi è indicato il digiuno preventivo del gatto ed un check- up volto a valutare il rischio anestesiologico.

Tipi di radiografie

Le principali radiografie che vengono maggiormente richieste per il gatto sono le seguenti:

  • radiografia addominale è estremamente utile per individuale cancri, neoplasie e corpi estranei nello stomaco del gatto, nell’intestino, nella vescica e nel sistema renale;
  • radiografie dell’apparato muscolo-scheletrico, in particolare, consentono di diagnosticare tumori ossei, displasie, fratture e problematiche ortopediche;
  • radiografie toraciche, preziose per valutare malattie respiratorie, tumori e problemi dell’esofago.

In medicina veterinaria esistono due tipologie di radiografie, quelle ufficiali e quelle non ufficiali. Il termine “ufficiale” viene utilizzato per contraddistinguere gli esami radiografici realizzati su animali di razza secondo delle procedure standardizzate.

Queste RX sono utili a valutare eventuali anomalie dello scheletro su base ereditaria ed hanno lo scopo di indirizzare la riproduzione e far in modo di selezionare solo individui sani ed esenti dalla patologia studiata.

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Raffaella Lauretta

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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