Molto spesso chi ha un gatto si domanda come mai questi animali si isolano quando si avvicina il momento della fine: questo è solo uno dei segnali di quando il gatto sta per morire
Anche se non vorremmo mai pensarci, bisogna riconoscere che prima o poi la fine arriva per tutti, anche per i nostri amatissimi animali domestici. I gatti in particolare, rispetto agli esseri umani, sentono con chiarezza quando si avvicina per loro il momento del decesso ed è per questo che tendono a isolarsi nel periodo che precede la loro morte.
Ma la tendenza a voler stare da soli non è certo l’unico segnale che sta ad indicare quando il gatto sta per morire: ci sono alcuni comportamenti tipici che è un bene saper riconoscere, considerando che in questo momento difficile è facile pensare che micio potrebbe in realtà sentire il bisogno di avere vicino la famiglia umana che l’ha tanto amato durante la sua vita.
Secondo la credenza popolare, i gatti si allontanano da tutto e tutti quando stanno per morire perché preferiscono affrontare quel momento da soli: in realtà, i gatti vorrebbero essere confortati in un momento tragico e spaventoso come quello della morte, ma il loro istinto naturale li porta a nascondersi da potenziali predatori quando stanno male al punto tale da non avere più la forza di difendersi o scappare.
Ecco perché saper riconoscere i segnali che precedono la morte del gatto è fondamentale: potremmo riuscire a stargli accanto anche in quel momento, dopo una vita insieme, ovviamente se non si tratta di uno di quei casi di decesso improvviso del micio.
Ma quali sono, quindi, i segnali da non sottovalutare per capire quando un gatto sta per morire?
Quando un gatto è malato, il suo comportamento abituale cambia: ad esempio, i gatti che stanno per morire o che sono gravemente ammalati evitano il contatto fisico e le coccole, mostrandosi particolarmente irritabili quando si prova ad avvicinarli. Ciò non significa per forza che il gatto non voglia essere toccato: a volte, è plausibile che accusi dolore al contatto.
Un altro esempio è il cambio di personalità dei gatti normalmente molto indipendenti, che improvvisamente diventano coccoloni e bisognosi di attenzione. Infine, attenzione al gatto che non riesce più a mangiare da solo: se micio mangia soltanto in tua presenza, o addirittura solo se sei tu a dargli la pappa, è probabile che stia davvero molto male.
Quando un gatto è molto malato o sta addirittura per morire è probabile che tenda a nascondersi spesso: questo comportamento deriva dal suo bisogno di riposare in un luogo tranquillo e confortevole, dove non possa essere disturbato. Di solito, i gatti preferiscono nascondersi il luoghi fresci e ombreggiati.
Un gatto che sta per morire e si nasconde va cercato perché potrebbe non muoversi più nemmeno per mangiare, bere o utilizzare la lettiera: ecco perché diventa fondamentale cercarlo con cura e attenzione.
Se il gatto è abituato a uscire, è possibile che sia difficile poi riportarlo a casa: di solito si nasconde sotto i cespugli o sotto una macchina parcheggiata.
Se invece il gatto è abituato a stare in casa, i nascondigli tipici sono sotto il letto, negli armadi, in soffitta e in cantina: non dimentichiamo che i gatti amano i posti alti.
I gatti hanno delle abitudini alimentari un po’ strane, ma spesso il cambiamento quando sono molto malati o stanno per morire è basato sul rifiuto: se il gatto si nasconde e, anche quando l’hai trovato, rifiuta comunque di mangiare e bere anche se gli porti il suo cibo preferito è veramente probabile che la fine sia vicina.
Se invece il gatto rifiuta il cibo e l’acqua per un giorno solo, ma poi riprende a mangiare tranquillamente, non c’è da preoccuparsi. In generale, bisogna rivolgersi al veterinario se micio non mangia per due giorni di seguito.
Attenzione, poi, all’acqua: se il gatto si stabilisce accanto alla ciotola è probabile che sia ammalato o stia per morire.
Tutti sanno che i gatti sono animali molto attenti alla cura e all’igiene personale: se il gatto presenta un aspetto trasandato, quindi, sta lanciando un segnale ben preciso di malessere. Il problema sta nel fatto che è troppo debole per prendersi cura di sé e del proprio pelo.
Attenzione anche a eventuali macchie opache sul mantello del gatto: se micio non ha abbastanza forze per raggiungere la lettiera, potrebbe farsi la pipì addosso e le macchie di urina opacizzerebbero il pelo.
Un altro segnale da non sottovalutare riguarda poi gli occhi del gatto: se le pupille appaiono dilatate, gli occhi vitrei e infossati, se toccando l’angolo dell’occhio il micio non reagisce sbattendo le palpebre, è probabile che sia già incosciente.
Quando un gatto sta per morire si presentano spesso brutti episodi di crisi convulsive: se le convulsioni si presentano una sola volta nell’arco di 3 o 4 mesi non è un segnale preoccupante, ma se le convulsioni si ripetono a cadenza quasi quotidiana c’è qualcosa che non va.
Le convulsioni del gatto si riconoscono perché micio inizia a miagolare forte e rovescia la testa all’indietro, inarcando la schiena: di solito l’animale resta incosciente per la durata della crisi. Dopo un episodio del genere è bene consultare il veterinario.
Se un gatto sta per morire a causa di una malattia che ha fatto il proprio corso, o di vecchiaia, non c’è molto che tu possa fare se non accompagnare micio mentre la natura fa il proprio corso. La cosa migliore da fare è dare al gatto un posto tranquillo e confortevole dove sistemarsi.
Fai sentire al gatto la tua presenza, ma non toccarlo troppo e non essere invadente: fagli delle piccole carezze di tanto in tanto, in modo che possa sentirsi rassicurato dalla tua presenza e attraversare questo momento senza ansia e paura.
Quando arriva il momento, stai con lui fino all’ultimo: apprezzerà la tua compagnia e saprà di non essere solo.
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C.B.
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