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Salute dei Gatti

Punti di sutura nel gatto: ecco cosa fare dopo un intervento chirurgico

Se il gatto ha subito un intervento chirurgico bisogna fare attenzione a prendersi cura dei punti di sutura nel modo corretto per evitare infezioni post operatorie.

Come prendersi cura dei punti di sutura nel gatto (Foto iStock)

Le operazioni chirurgiche sui gatti sono molto più frquenti di quanto si possa immaginare: in fondo, basta pensare ai numerosi interventi di sterilizzazione che ogni giorno vengono eseguiti dai veterinari sui nostri amici a quattro zampe, maschi o femmine che siano.

Dopo un intervento chirurgico di qualsiasi tipo è fondamentale fare attenzione ad alcuni aspetti, e in particolare ai punti di sutura che chiudono la ferita del gatto: se dovesse verificarsi un’infezione post operatoria, potrebbe avere delle conseguenze decisamente pericolose per il micio allungando la convalescenza e ritardando la sua guarigione.

Solitamente, affinché la ferita chirurgica di un gatto giunga a completa guarigione è necessario attendere all’incirca una decina di giorni: dopo 8/10 giorni, solitamente bisognerà rimuovere i punti di sutura a meno che il veterinario si sia servito di punti riassorbibili, che scompaiono da soli in un periodo che va da 8 giorni a un mese circa.

In questo articolo vedremo quali sono le norme igieniche e di sicurezza da rispettare per scongiurare il rischio di infezione dei punti di sutura nel gatto, con particolare attenzione alle ferite chirurgiche post sterilizzazione.

Punti di sutura e ferite post operatorie: come prendersi cura del gatto

Infezioni post operatorie e altri rischi nel gatto (Foto iStock)

La fase post intervento chirurgico è sempre estremamente delicata e anche nei felini domestici non si fa eccezione: bisogna seguire con estrema attenzione le indicazioni del veterinario, in modo tale da ridurre al minimo i rischi di infezione post operatoria della ferita e dei suoi punti di sutura.

La cura del gatto nel post operatorio inizia già quando si va a prendere il gatto dal veterinario subito dopo l’intervento:

– Al momento delle dimissioni, assicuratevi di avere a vostra disposizione un mezzo di trasporto idoneo e un trasportino sicuro per il vostro gatto.
– Non aprite il trasportino mentre siete in macchina: il gatto sarà ancora nervoso e poco lucido a causa dell’anestesia subita e potrebbe essere aggressivo o saltare fuori all’improvviso.
– Una volta arrivati a casa, lasciate il micio in una stanza tranquilla per smaltire in solitudine gli effetti dell’anestesia: aprite il trasportino, lasciatelo in pace e chiudete porte e finestre. Uscirà spontaneamente quando sarà pronto a farlo.

Come prendersi cura della ferita con punti di sutura di un gatto

Gatto dal veterinario (Foto fonte iStock)

Esattamente come capita per i cani nel post intervento chirurgico, anche i gatti tenderanno a leccare, grattare o mordicchiare la ferita: questo comportamento deve essere evitato in ogni modo, perché potrebbe accrescere il rischio di contrarre pericolose infezioni. Pertanto, fate indossare al micio un apposito collare elisabettiano specifico per gatti.

Il collare elisabettiano potrebbe dare fastidio al gatto durante i pasti: quando diamo da mangiare al gatto è pertanto consigliabile toglierlo. Attenzione, invece, a non lasciarvi intenerire nel resto della giornata e sopratutto durante la notte: fateglielo indossare, si abituerà nel giro di pochissimo tempo.

Alcuni gatti proprio non sopportano il collare elisabettiano. Se questo è il vostro caso, il veterinario potrebbe consigliare delle soluzioni alternative come un body post chirurgia o una maglietta che possano tenere la ferita pulita e al sicuro.

Per mantenere la ferita chirurgica asciutta e pulita, prendete delle precauzioni utili coprendo la parte interessata con una garza pulita e sterile. Preoccupatevi di disinfettare la ferita del gatto ogni giorno, avendo cura di indossare dei guanti sterili prima di procedere.

Assicuratevi di seguire in maniera precisa e scrupolosa le indicazioni del veterinario riguardo alla somministrazione dei farmaci post operatori: se avete bisogno di qualche consiglio, provate a leggere il nostro approfondimento su Come dare le medicine al gatto.

Infine, spesso i gatti che si risvegliano dopo un intervento chirurgico possono avere nausea e dolore, che li porterà a rifiutarsi di mangiare. L’inappetenza si risolverà da sola nel giro di poche ore, nel frattempo non forzate il gatto che non vuole mangiare, ma assicuratevi che beva un po’ d’acqua.

Sterilizzazione del gatto: post operatorio per maschi e femmine

Gatto a riposo (foto Pixabay)

Se l’intervento chirurgico subito dal micio è una classica sterilizzazione, la ferita e i punti di sutura saranno leggermente diversi a seconda che si tratti di un esemplare maschio oppure di una femmina.

La gatta che subisce un intervento di sterilizzazione (ovariectomia oppure ovarioisterectomia) di solito resta nello studio del veterinario fino al risveglio dall’anestesia. Per questi interventi i punti di sutura saranno sulla pancia: di solito i punti sono interni, per cui è possibile riuscire a cavarsela semplicemente con una garza di copertura evitando il collare elisabettiano.

Nel gatto maschio, invece, la ferita chirurgica post sterilizzazione non si trova sulla pancia e il fastidio dura solitamente soltanto per una giornata o due: per questo motivo è più facile evitare che il micio lecchi o mordicchi i punti di sutura, ma bisogna comunque fare molta attenzione almeno nell’immediato del post intervento.

Infine, attenzione a introdurre nuovamente in casa un gatto dopo un intervento chirurgico se ci sono altri animali: è consigliabile tenere separati i gatti per un paio di giorni e lavare accuratamente gli oggetti riportati dalla clinica per eliminare gli odori.

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Chiara Burriello

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, esperta di comunicazione web e social, laureata in marketing ed economia, amante della fotografia e della natura, da sempre appassionata alla scrittura e al mondo dell’informazione: amo lavorare nella redazione di Amoreaquattrozampe, dove ho la possibilità di coniugare la passione per le parole con quella per gli animali. Lavoro ogni giorno con la voglia di conoscere e imparare come punto di partenza, sperando di riuscire a trasmettere e diffondere contenuti utili e interessanti per chi ha scelto di assumersi la grande responsabilità di prendersi cura di un amico a quattro zampe (e non solo quattro!).

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Chiara Burriello

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