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Salute dei Gatti

Pulire gli occhi al gatto: ecco come fare

Pulire gli occhi del felino è importante per prevenire blefariti e congiuntiviti fastidiose. Dal materiale da utilizzare a come fare: tutto quello che c’è da sapere sulla pulizia degli occhi dei felini.

Come pulire gli occhi al gatto (Foto fonte Pixabay)

I gatti sono, per definizione, animali che tengono alla loro igiene personale. Spesso durante la giornata li ammiriamo in posizioni da contorsionista a leccarsi dappertutto, ma gli occhi sono spesso un problema anche per il felino più puntiglioso. Non sempre, infatti, il gatto riesce in autonomia a pulire gli occhi e asportare impurità dagli angoli.

Tutto quello che c’è da sapere sulla pulizia degli occhi del gatto

Gli occhi del gatto (Foto fonte Pixabay)

Gli occhi per i gatti sono organi di senso fondamentali poiché sono responsabili della loro visione notturna e delle loro straordinarie capacità visive.  Ma essendo anche organi molto delicati possono incorrere in diverse patologie anche legate alla mancanza di igiene.

Per prevenire blefariti e congiuntiviti fastidiose è opportuno eseguire periodicamente un’accurata pulizia degli occhi del gatto e intervenire tempestivamente con una delicata detersione in caso di  secrezioni trasparenti agli angoli lacrimali.

Materiale per la pulizia degli occhi del gatto

Per pulire gli occhi a micio è necessario munirsi di:

  • un asciugamano;
  • un panno pulito;
  • liquido adatto come soluzioni veterinarie specifiche, infuso di camomilla, acqua borica o fisiologica;
  • sale;
  • dischetti di ovatta (o meglio garze sterili che non lasciano fastidiosi pelucchi);
  • due piccoli recipienti tipo tazze o scodelle;
  • un snack come ricompensa per il gatto.

Riempite i recipienti con acqua distillata, aggiungete una piccola cucchiaiata ad ognuna e mescolate. Questa miscela potrebbe servire anche per disinfettare le ferite nel caso in cui il gatto ti graffiasse.

Come pulire gli occhi al gatto

Prendersi cura del gatto (Foto fonte iStock)

Abitua il gatto a questo processo sin da piccolo in modo che col passare del tempo diventi un rito consueto e costante. Questi i passaggi per pulire gli occhi a micio:

  • avvolgi il gatto in un asciugamano e con delicatezza cerca di immobilizzarlo;
  • prendi un dischetto di ovatta, bagnalo in uno dei due contenitori e inizia a pulirgli il primo occhio. Detergi bene sia l’angolo interno dell’occhio, giù verso il naso, sia la sua parte esterna, strofinando delicatamente e asporta le secrezioni. Evita di entrare in contatto con la pupilla (potresti fargli male);
  • impregna tutti i dischetti di cui hai bisogno sempre nella stessa scodella, solo così eviterai di passare un’infezione da un occhio all’altro nel caso in cui ci fosse;
  • quando hai finito l’igienizzazione del primo occhio usa nuovi dischetti e il secondo contenitore di acqua e sale per pulire il secondo;
  • conclusa la procedura per entrambi gli occhi utilizza il panno per asciugarglieli;
  • premia il tuo amico micio con la ricompensa, se lo ricorderà!

Inoltre altri due utili consigli: se non riesci da solo a portare avanti la pulizia chiedi aiuto a qualcuno e se noti delle anomalie nella lacrimazione o qualcosa di anomalo nel colore degli occhi contatta il veterinario per un controllo.

Ogni quanto bisogna pulire gli occhi al gatto?

La frequenza di pulizia dovrebbe essere di due volte alla settimana, ma ci sono alcune razze che necessitano di maggiore intervento igienico agli occhi, si tratta dei gatti brachicefali.

Quest’ultimi (persiani, devon rex o himalayani) tendono a lacrimare molto in quanto hanno una testa abbastanza larga e un muso molto schiacciato quindi la massima l’igiene è importante per evitare infezioni dovute all’eccessiva formazione di cispe.

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S.C.

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Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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