Polmonite nel gatto, una condizione che comporta diversi rischi per lui. Vediamo quali sono le sue tipologie, le cause principali, i sintomi tipici e le diverse cure.
Sono tanti i miti sul felino e sulla sua vita incredibile, che resiste agli incidenti e alle cadute impossibili. Invece, anche il micio è un animale delicato e che può essere colpito da malattie gravi e meno gravi. Ad esempio, una delle più comuni è la polmonite nel gatto. Vediamo cosi manifesta in lui e come combatterla.
Esistono diverse forme di polmonite, una infiammazione pericolosa tanto per gli uomini quanto per i nostri animali. Leggiamo, nello specifico, quante tipologie troviamo e i sintomi che possono presentarsi nel felino.
Il gatto non è immune dalle malattie, anche se ci piacerebbe crederlo. A molti piace l’idea che il felino sia immortale, pieno di capacità che altri pelosi non hanno, ma non è così. Anche lui può soffrire e farsi male.
La polmonite, come accennavamo, è una patologia in grado di attaccare i polmoni e questo è grave sia per le persone che per il gatto. Si tratta di un’infiammazione che può essere mortale.
Una volta colpiti, i polmoni possono subire danni importanti e un gatto inizierà, da quel momento, ad avere molte difficoltà nel bere e nel mangiare, oltre che a vivere, rischiando disidratazione e deperimento.
In particolare, a venire colpiti da polmonite sono spesso i cuccioli della specie, dotati di un sistema immunitario ancora debole, insieme ai felini più anziani, indeboliti o che vivono in strada.
La polmonite nel gatto può avere due forme con due origini diverse. Ecco quali sono:
La causa prima della polmonite nel gatto è il calcivirus felino, un virus che colpisce le vie respiratorie. Altre cause, come abbiamo detto, sono un corpo estraneo, un’alimentazione inadeguata e malattie come la leucemia.
Ci sono, poi, cause che possono portare allo sviluppo della patologia, come cambi bruschi di temperatura, correnti d’aria e troppo freddo all’interno dell’ambiente domestico.
Se il micio è più vulnerabile, a causa delle temperature troppo basse ma anche per un avvenimento che lo ha stressato molto, rischia di ammalarsi di polmonite con più facilità.
Se il proprio felino è stato colpito dalla polmonite, si dovrà fare attenzione alla presenza dei seguenti sintomi e segnali:
Se si riscontrano due o più sintomi tra quelli elencati, si consiglia di contattare subito il veterinario di fiducia per un controllo.
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Per aiutare il gatto a guarire dalla polmonite, occorrerà verificarne le condizioni e sottoporlo ad una serie di esami specifici. Vediamo, più avanti, in cosa consiste la diagnosi e quali sono le cure adatte.
Come abbiamo detto sopra, è importante intervenire il prima possibile in aiuto del gatto con i sintomi della polmonite.
Avvisare il proprio medico è fondamentale affinché lo si possa aiutare e capire la causa scatenante della patologia grave.
Una volta dal medico, il felino verrà esaminato e i controlli consisteranno in alcuni esami basilari, come la radiografia nella zona pettorale, per capire le condizioni dei suoi polmoni colpiti.
Poi, verrà prelevato un campione dai polmoni del peloso, per determinare se si tratti o meno di polmonite batterica. Nel caso si tratti di polmonite da inalazione, allora si procederà con gli esami delle urine e dell’esofago.
Ottenuta la diagnosi corretta, il felino verrà ricoverato in ambulatorio per alcuni giorni. La cura consisterà in un trattamento di antibiotici (penicillina e amoxicillina).
In alcuni casi, potrebbe essere prescritto un diuretico, per eliminare tutto il liquido accumulato.
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Il gatto che soffre di polmonite dovrà essere sostenuto e curato con attenzione, mantenuto sempre idratato.
Per quanto riguarda la sua alimentazione, una volta tornato a casa, si suggerisce di fornirgli cibo in scatola, cercando di stimolarlo a mangiare da solo.
Sarà essenziale isolarlo dagli altri gatti o animali presenti in casa, i quali rischierebbero di contagiarsi o di creargli ulteriori problemi per la sua malattia.
Durante questo periodo, è bene tentare di aiutare micio con i massaggi toracici, per cui si può chiedere consiglio al medico.
Attenzione a non fornire medicine o fare pratiche senza consultarsi prima con il suo veterinario, perché si rischia soltanto di fare danni al gatto malato.
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