Cosa indicano poliuria e polidipsia nel gatto? Tutto ciò che c’è da sapere sulle particolarità, le cause e i rimedi a questi due problemi che possono colpire sia il micio sia il cane.
In realtà capire cosa sono e le cause per cui si manifestano poliuria e polidipsia nel gatto è solo una parte del problema: esse infatti possono essere segnali importanti di altre patologie in corso più o meno gravi. E’ importante capire cosa potrebbe causarle e come affrontare entrambi i problemi che possono colpire sia il cane sia il micio. Vedremo le differenze e perché le due sono in qualche modo ‘legate’ e a che età si presenta più di frequente.
Poliuria e polidipsia nel gatto e nel cane: cosa significano
Cosa indicano questi termini, spesso noti anche con le sigle PU e PD? Si tratta in realtà non di patologie bensì di sintomi di disturbi in atto, quindi notarli non significa aver ‘risolto’ il mistero.
Le patologie che hanno come effetti la poliuria e la polidipsia possono essere tante e varie, sia acute sia croniche, legate a un’età specifica del micio oppure no. Ma cosa dobbiamo aspettarci da un felino che ne soffre? Nel primo caso il gatto urina molto e nel secondo caso beve altrettanto.
In realtà i due termini, o sintomi, non sono slegati, anzi molto spesso convivono nello stesso animale contemporaneamente. La frequenza e la ‘forza’ con la quale si manifestano poi dipende dal tipo di malattia a cui sono legati: in alcune appaiono più lentamente, in altre invece sono improvvise e violente.
Potrebbe interessarti anche: Il gatto vomita acqua: cosa è necessario sapere per la sua salute
Poliuria e polidipsia nel gatto: le cause più frequenti
Più che altro bisognerebbe chiedersi: qual è la malattia che più di frequente ha questi due come sintomi principali? La risposta è: il diabete mellito nel gatto. Oltre alla necessità di urinare e bere di più, si può avere anche: un aumento dell’appetito e una perdita del peso. Spesso si presenta nel gatto anziano, insieme ad una serie di altri problemi legati all’età che avanza.
Altra patologia che può portare con sé PU e PD è l’insufficienza renale nel gatto, che può essere sia acuta sia cronica. Se la prima è più violenta, in compenso, può essere spesso trattata e risolta mentre nel secondo caso può essere già tardi intervenire quando ormai il funzionamento del pancreas è compromesso.
Altra causa possibile è la piometra nel gatto, un’infezione uterina molto rara nei felini ma che spesso si può risolvere con l’asportazione totale dell’utero e delle ovaie. Uno degli effetti positivi dello sterilizzare il gatto è anche una minore incidenza di questa malattia.
A queste patologie vanno aggiunti i problemi alle vie biliari, al fegato, al sistema immunitario e importanti disfunzioni della tiroide; in casi non tanto rari la causa può anche essere l’aumento di peso o la noia, che porta il micio a sentirsi solo e abbandonato e a bere di più.
Potrebbe interessarti anche: Il gatto beve poco: quali problemi può avere e come convincerlo a dissetarsi
Poliuria e polidipsia nel gatto: cosa è meglio sapere
E’ normale preoccuparsi per la salute del nostro amato felino domestico e pensare subito al peggio, per correre al più presto ai ripari, ma può accadere che questi due sintomi siano semplicemente ‘passeggeri’ e legati al cambiamento di alimentazione ad esempio.
Infatti se si passa da una dieta a base di cibo umido al secco per il gatto, è probabile che il micio tenda a compensare la carenza di liquidi bevendo di più e cercando di assimilare acqua in altro modo, magari direttamente dalla ciotola.
Solo il veterinario comunque potrà risolvere i nostri dubbi e capire la malattia alla base del problema: una volta diagnosticata, potrà cercare la cura più adatta a risolverla, quando possibile. La sola (e importante) cosa che possiamo fare noi padroni è fare attenzione a questo cambiamento di abitudini da parte del nostro felino, in particolar modo se è abituato a stare spesso fuori, sfuggendo al nostro occhio vigile.
Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.
Francesca Ciardiello