I polipi nasofaringei nel gatto, noti anche come polipi rinofaringei, sono delle formazioni infiammatorie benigne dell’orecchio. Ecco cosa sapere a riguardo.
Sono molte le patologie di cui veniamo a conoscenza soltanto nel momento in cui i nostri amici a quattro zampe si ritrovano ad affrontarle; è forse il caso dei polipi nasofaringei, un disturbo patologico poco comune nel gatto. Scopriamo quali sono le cause della malattia, quali i sintomi più frequenti e quali i rimedi più efficaci.
I polipi nasofaringei sono delle protuberanze di carattere benigno che si formano nell’orecchio medio o dalla tromba di Eustachio del gatto.
Il disturbo colpisce indifferentemente esemplari dell’uno e dell’altro sesso; non si registrano particolari predisposizioni nemmeno in base alla razza felina.
Le cause dalle quali originano i polipi nasofaringei nel gatto non sono ancora chiare. L’ipotesi più probabile è quella dell’infezione virale; non si esclude, tuttavia, la possibile condizione congenita, presente dunque dalla nascita del gattino.
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Non sono rari i casi in cui i polipi nasofaringei sono visibili dall’esterno; sintomo ed effetto della malattia al medesimo tempo.
Tra i segni clinici più comuni della patologia vanno annoverati anche la disfagia e lo scolo nasale. Molto frequenti anche la tosse nel gatto e l’insorgenza di problemi respiratori, come ad esempio la dispnea.
I polipi nasofaringei possono manifestarsi sia in uno che in entrambi gli orecchi; nel primo caso all’insorgenza delle protuberanze benigne è spesso associata anche l’otite, che può colpire entrambi i lati.
Talvolta si registrano anche i sintomi della sindrome di Horner nel gatto:
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In presenza dei suddetti sintomi occorrerà allertare il proprio veterinario di fiducia. L’approccio terapeutico risolutivo è quello chirurgico, al fine di asportare i polipi nasofaringei presenti nell’orecchio medio o nella tromba d’Eustachio del gatto.
Dall’operazione tuttavia possono sorgere diverse complicazioni, tra le quali anche la sindrome di Horner. Altro possibile effetto collaterale può essere l’insorgenza di ascessi, che possono favorire altresì la comparsa di infezioni.
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A. S.
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