La policistosi epatica è una malattia piuttosto rara nel gatto, e per questo non semplice da riconoscere. Scopriamo insieme i segni clinici della patologia.
Alcune malattie dei nostri piccoli amici a quattro zampe sono poco conosciute, perché molto rare oppure asintomatiche; ed alcune, come la policistosi epatica nel gatto, presentano entrambe le caratteristiche. Pertanto scopriamo insieme quali sono le cause della patologia, quali i sintomi più comuni e quale il trattamento terapeutico più indicato.
La policistosi epatica nel gatto è una malattia che colpisce il fegato.
La patologia, piuttosto rara, determina la comparsa di cisti all’organo dell’animale; non a caso è altresì conosciuta come malattia policistica o multicistica del fegato.
Le cisti del fegato possono essere di due tipi: parassitarie e non parassitarie. Le prime sono provocate dalla tenia e dal Platynosomum fastosum (meglio conosciuto come il parassita delle lucertole, molto diffuso in America ma non presente in Europa).
Le seconde sono determinate da uno sviluppo anomalo dei dotti biliari. Sono tali cisti, di dimensioni variabili e contenenti liquido, ad essere le responsabili della policistosi epatica nel gatto.
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La policistosi epatica nel gatto non presenta particolari sintomi.
Infatti, di norma, le cisti del fegato sono asintomatiche, non provocando alcun tipo di disturbo al felino. Molto spesso la loro presenza viene diagnosticata nell’espletamento di indagini relative alla policistosi renale nel gatto.
Infatti, come dimostrato da alcuni studi, il felino affetto dalla sindrome del rene policistico di norma presenta anche cisti epatiche, che vengono scoperte a causa della prima.
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Non sono prescritti dei particolari percorsi terapeutici per il gatto affetto da policistosi epatica.
Le ragioni sono sostanzialmente due: come detto, si tratta di una patologia piuttosto rara, e che nella quasi totalità dei casi risulta essere asintomatica, non dando luogo ad alcun particolare disturbo.
In ogni caso è sempre bene attuare un’adeguata prevenzione, sia con la somministrazione di un regime alimentare sano ed equilibrato, sia con controlli periodici che permettano al nostro veterinario di fiducia di monitorare costantemente lo stato di salute del felino.
Fermo restando la terapia prescritta per la cura della policistosi renale (a cui quella epatica è quasi sempre associata), il professionista prescriverà un trattamento terapeutico che prevenga o contenga le possibili conseguenze negative correlate alle cisti, come ad esempio l’ittero nel gatto.
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A. S.
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