Perché la gatta partorisce un solo cucciolo: le possibili cause

Perché la gatta partorisce un solo cucciolo: le possibili cause

Perché la gatta partorisce un solo cucciolo? La spiegazione e le problematiche del parto del felino. Le risposte sui dubbi del parto della gatta.

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Perché la gatta partorisce un solo cucciolo?(Foto AdobeStock)

Quanta ansia e quanta attesa per l’arrivo dei cuccioli della gatta, ci prepariamo alla loro nascita per accoglierli al meglio. Pronti a riceverli nella nostra vita con tutto l’affetto e tutti i confort. L’arrivo di un cucciolo è sempre emozionante ed entusiasmante, figuriamoci l’arrivo di tanti cuccioli. Tanti perché i gatti ci hanno abituati da sempre a gravidanze abbastanza numerose.

Chi di noi quando pensa alla gravidanza di una gatta, non ha l’immagine di una affollata cucciolata intorno a mamma gatta? Purtroppo però anche se non tutti lo sanno ci sono delle probabilità, anche non basse che la gatta possa partorire un unico cucciolo. Nei prossimi paragrafi andremo a scoprire, perché la gatta partorisce un solo cucciolo, tutte le probabili cause e le spiegazioni della gravidanza.

Perché la gatta partorisce un solo cucciolo? Le cause

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Gatta con un solo cucciolo.(Foto AdobeStock)

Anche se in media una gatta può partorire sei o sette cuccioli, avendo fino a dieci capezzoli (4 o 5 su ogni lato) in casi eccezionali può anche partorire fino a dieci gattini, ma ci sono anche casi in cui ne partorisce solo uno.

Storie del genere si presentano in tutti i mammiferi e a determinare questa condizione possono essere una serie di fattori, come ad esempio: l’età, salute fisica, sperma, dieta e tempi di accoppiamento. In ogni caso anche se la gatta ha partorito un solo cucciolo, non c’è da preoccuparsi.

Innanzitutto non rientra in un’emergenza sanitaria, non si tratta di alcuna patologia ma semplicemente una casualità dovuta probabilmente ai fattori precedentemente elencati. Con l’aiuto del veterinario potremmo capire come comportarci in merito alla gravidanza della gatta, quali sono le condizioni ideali per poter portare a termine una sana e tranquilla gestazione. Andiamo ad esaminare i fattori singolarmente, con i consigli degli esperti:

  • l’età: una gatta può rimanere incinta già al primo estro (calore) che può avvenire anche a 4-6 mesi. Per questo motivo diventa particolarmente importante, la sterilizzazione precoce. Ogni gatta, come ogni persona è un individuo a sé e può avere il calore anche ad un anno, molto dipende anche dalla razza. Ciò che è certo è che una gatta può riprodursi anche fino a 12 anni, ma è proprio questo il caso in cui il numero dei gattini va a diminuire;
  • salute fisica: logicamente per poter portare avanti una gravidanza, la gatta deve essere in salute. Quest’ultima influisce molto sul numero e sulla nascita dei gattini. Molto spesso oltre ad avere una cattiva alimentazione che potrebbe essere una delle cause per cui la gatta ha partorito un solo cucciolo, ci sono anche problematiche di salute a livello ginecologico e cardiaco;
  • dieta: per una gatta incinta una delle cose più importanti è una sana alimentazione. In questo periodo la gatta ha bisogno di una dieta ad alto contenuto di grassi, per sostenere la gestazione e, in seguito, la produzione di latte per alimentare i gattini.

Durante la gestazione, il fabbisogno energetico della gatta aumenta di circa il 10% a settimana. Ragion per cui se tutto ciò viene a mancare si creano delle difficoltà di saluta che l’animale non riesce ad affrontare e possiamo considerare anche questo un fattore per cui la gatta partorisce un solo cucciolo.

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La gravidanza della gatta

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L’arrivo dei gattini, il momento più emozionante.(Foto AdobeStock)

La gravidanza della gatta dura dai 63 ai 65 giorni, ma il periodo di gestazione va da 58 a 70 giorni. Ai nostri occhi però diventa evidente solo nelle ultime fasi della gestazione e l’unico segnale, è l’aumento di peso. Ma la gatta può attraversare anche dei cambiamenti comportamentali durante la gravidanza, ad esempio mangia più del solito, riposa molto e cerca tranquillità e coccole.

Mentre nell’ultima fase della gravidanza, la gatta può iniziare ad essere più distaccata e diffidente, in particolar modo con altri animali. Durante gli ultimi giorni di gestazione la gatta inizia a cercare il luogo più adatto per il parto, ossia un luogo tranquillo e appartato nel quale possa sentirsi protetta e al sicuro.

Iniziate le doglie, il parto non dura molto e non richiede un enorme sforzo addominale e anche se ad ogni gattino che nasce emette un forte acuto non percepisce un enorme dolore. Dopodiché venuti al mondo i cuccioli, li lecca per pulirli, stacca da sola il cordone, mangia la placenta e tutto questo non in sala parto ma semplicemente da sola.

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Raffaella Lauretta

 

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