La paraproteinemia nel gatto, ovvero la produzione anormale di proteine nel corpo. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
La paraproteinemia nel gatto è una rara condizione che si manifesta in presenza di tumori o altre patologie presenti nell’animale.
La produzione in eccesso di tali paraproteine dipende proprio dalla presenza di questo tipo di malattie.
Le paraproteine sono un tipo di globuli bianchi, ovvero particolari proteine del sangue prodotte dalle plasmacellule che se prodotte in eccesso non riescono a svolgere il loro naturale compito.
Vediamo quali sono i motivi di questa condizione, come individuare i segnali e come trattare la condizione nel gatto.
Il lavoro delle paraproteine è identificare e neutralizzare i batteri e i virus che si insinuano nell’organismo del gatto.
Nel caso di paraproteinemia nel gatto, ovvero in caso di eccesso di paraproteine (immunoglobuline anomale e deboli) ciò però non può verificarsi.
Le cause di paraproteinemia nel gatto possono essere:
Tra le cause possiamo individuare anche l’esposizione ad agenti cancerogeni (p. es., vernici o solventi), in quanto molto spesso, per errore umano, sottoponiamo il gatto a pericoli pur lasciandolo in casa presupponendo al sicuro.
È bene individuare tutti gli elementi che potrebbero rappresentare un pericolo, così da eliminarli e prevenire ogni spiacevole inconveniente.
Se non dovesse essere possibile, eliminarli, fate in modo che non si avvicini ad essi o quanto meno posizionate qualsiasi agente chimico al di fuori della sua portata.
Ostacolate sua irrefrenabile voglia di annusare e leccare qualsiasi cosa. Solo in questo modo eliminerete il rischio di avvelenamento nel gatto.
I segnali che si possono individuare in caso di paraproteinemia nel gatto possono essere diversi.
I sintomi che il gatto manifesta sono:
Addirittura tra i sintomi, può verificarsi anche la perdita di memoria, per cui il gatto apparirà disorientato e incapace perfino di compiere le normali attività da sempre svolte.
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Per poter eseguire una diagnosi, al veterinario dovrà essere riportata la storia completa della salute del gatto fino al momento dei primi segnali precedentemente elencati.
Non solo, dovrete descrivere anche i possibili incidenti che molto probabilmente possono essersi verificati, come ad esempio il caso in cui il gatto possa essere venuto a contatto con sostanze cancerogene, descritte in precedenza.
Nel frattempo, il veterinario procederà con un esame fisico completo sul gatto, test di routine e altri esami diagnostici quali:
Oltre a questi esami su sangue e urine, sono necessarie anche radiografie toraciche e addominali per individuare dove è presente il linfoma (cancro).
Anche il prelievo di un campione di midollo osseo e anche campioni dai linfonodi colpiti per identificare il tipo di cellule tumorali o agenti infettivi che stanno aggredendo il corpo.
Stabilita la diagnosi, il veterinario potrà intervenire con il trattamento della condizione nel gatto.
Se viene diagnosticata una paraproteinemia e un cancro associato, il trattamento può includere chemioterapia, radioterapia.
Laddove presenti infezioni batteriche sottostanti, il veterinario prescriverà gli antibiotici per il gatto.
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