La panosteite nel gatto è una malattia infiammatoria che colpisce gli arti superiori. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
La panosteite nel gatto è un’infiammazione anche piuttosto dolorosa che colpisce le ossa lunghe delle gambe del gatto.
Questa condizione può riguardare sia cani che gatti e in entrambi si manifesta principalmente con la zoppia.
Colpisce maggiormente razze di gatti di taglia medio-grande e giovani di età compresa tra 5 e 18 mesi.
Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento della panosteite nel gatto.
Le cause della panosteite nel gatto, sono ad oggi sconosciute.
Secondo gli esperti a provocare la panosteite potrebbe essere anche un’alimentazione con troppe proteine o troppo calcio che generano quindi una crescita eccessiva delle ossa.
Tuttavia, la spiegazione più accreditata, è che possa dipendere dal deterioramento del tessuto adiposo del midollo osseo vicino alle ossa lunghe.
Ciò che è certo è che la zoppia come condizione può manifestarsi da sola o insieme ad altre malattie che riguardano le articolazioni.
Inoltre, sappiamo che può colpire qualsiasi razza e a qualsiasi età, anche se generalmente è più comune negli esemplari più giovani.
I segnali che si possono individuare nel gatto affetto da panosteite riguardano per lo più le articolazioni.
I sintomi che si possono manifestare a causa della panosteite nel gatto sono:
Questa condizione se non viene corretta, nel tempo l’animale potrebbe subire la perdita di massa muscolare (atrofia nel gatto) con associata mancanza di utilizzo muscolare.
La diagnosi della panosteite nel gatto il veterinario dovrà eseguirla attraverso la valutazione dell’analisi della storia clinica dell’animale, partendo dalla manifestazione del dolore alle zampe.
Nel frattempo, il veterinario procederà con un esame fisico completo sul gatto, raggi X e l’analisi del sangue per valutare altre possibili cause del dolore alle ossa.
Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione sarà la causa del dolore e può essere ridotta con un trattamento farmacologico.
Come infatti, il veterinario stabilita la diagnosi procederà con la prescrizione di farmaci antinfiammatori (per alleviare il dolore e incoraggiare la deambulazione) e gli steroidi (per aiutare a ridurre l’infiammazione delle ossa).
È consigliato portare il gatto a controllo ogni 2 massimo 4 settimane.
Il dolore può durare solo pochi giorni o può durare per diversi mesi, ma solo in rari casi, può svilupparsi una malattia ossea giovanile (ortopedica).
Durante il periodo di ripresa, cercare di limitare le attività del gatto, in quanto potrà aiutare a diminuire il dolore e favorire la guarigione.
Grazie al trattamento, l’infiammazione può essere ridotta e il gatto può riacquistare la piena funzionalità e attività.
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