L’ostruzione urinaria nel gatto è una condizione molto pericolosa per la salute del micio: ecco come intervenire tempestivamente.
Può capitare che la sera lasciamo il nostro gatto pimpante per casa mentre la mattina lo ritroviamo mogio mogio, nervoso e che fa fatica ad usare la lettiera. Che cosa avrà? Potremmo pensare che in qualche modo ne siamo responsabili, potrebbe anche essere. Ma se il gatto avesse un’ostruzione urinaria? Quali potrebbero essere le cause e quali i possibili rischi per Micio? Scopriamolo insieme.
Ogni qualvolta i nostri amici animali stanno male è sempre un tonfo al petto per noi: ci sentiamo impotenti e non è facile nell’immediato sapere come aiutarli.
Si sa che la salute del nostro gatto possa avere dei punti deboli, spesso legati ad una scorretta alimentazione, ma per quanto riguarda un’ostruzione urinaria?
Ci sono alcuni sintomi che devono farci pensare di portare subito il gatto dal veterinario, perché possono peggiorare:
Siccome può capitare che il micio non usi la lettiera perché magari è stata spostata, anche se di poco, o perché è stata lavata eccessivamente ed il gatto non sente più il suo odore, potremmo interpretare male un suo comportamento.
Tuttavia, qualora riscontrassimo altri sintomi di quelli detti, davvero non dovremo avere dubbi: il gatto ha bisogno di una visita medica al più presto.
Semplicemente da una visita manuale non è sempre possibile andare ad identificare il sito dell’ostruzione urinaria, a volte occorrono altri esami strumentali.
Una ecografia o una radiografia potrebbero aiutare di più il medico, ma anche un esame colturale delle urine servirebbe ad identificarne la causa.
Può anche essere che la causa di una ostruzione urinaria nel gatto non sia una sola ma varie:
Il veterinario interverrà tempestivamente. Quasi sempre il gatto andrà sedato, così da essere più facile soccorrerlo, vista la sua condizione di agitazione.
Qualora la situazione non fosse grave si risolverebbe attraverso l’applicazione di un catetere ureterale: è comunque un’azione delicata che necessita di anestesia generale e di un post operatorio.
Se, invece, l’ostruzione urinaria non fosse risolvibile con l’applicazione di uno stent ureterale, il veterinario sarà costretto ad asportare il tratto ostruito dell’uretra del gatto (uretrostomia).
In entrambi i casi il medico potrà ritenere opportuno ricoverare il gatto in terapia intensiva per qualche giorno.
Potrà, inoltre, prescriverci altri farmaci da somministrare a Micio anche dopo essere tornato a casa: un altro pericolo sarebbero le sovrainfezioni post operatorie.
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Puramente per una differenza anatomica maschio-femmina, l’ostruzione urinaria sembra essere più frequenti in un gatto maschio.
Sappiamo che l’urina si forma a livello renale, passa attraverso l’uretere nella vescica e, attraverso l’uretra, viene emessa all’esterno.
Se la femmina ha un’uretra più corta, nel maschio l’uretra si estende al pene ed è non solo più lunga ma anche più stretta.
Se ne deduce che nel maschio ci sia più probabilità che si formi un tappo all’uretra: non solo calcareo ma potrebbe avere anche la natura di coagulo di sangue.
I sintomi dell’ostruzione urinaria sarebbero sempre gli stessi, accompagnati da lamenti del gatto e tendenza a spruzzare urina dovunque, pur non urinando.
È vitale per il gatto un intervento tempestivo: se l’urina non viene escreta significa che a monte dell’ostruzione si andrà ad accumulare nella vescica.
Dai reni, intanto, continua ad essere prodotta e l’animale si ritrova letteralmente a gonfiarsi: il rischio peggiore, oltre ad eventuali infezioni, è quello di andare a condizionare la funzionalità renale.
Nel rene viene anche regolata la pressione sanguigna e, di conseguenza, un blocco renale richiamerebbe in breve tempo un blocco cardiaco con morte dell’animale.
Purtroppo la morte del gatto potrebbe avvenire anche se venisse portato troppo tardi in clinica: la vescica potrebbe arrivare a riempirsi talmente tanto da lesionarsi, rompersi e generare setticemia nel gatto.
Se l’ostruzione non fosse risolvibile senza intervento chirurgico, il veterinario potrebbe andare a ridurre la lunghezza dell’uretra.
Con l’uretrostomia si andrebbe a praticare una femminilizzazione, così che anche in futuro il rischio di ostruzione urinaria sia quasi ridotto.
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Cosa fare per prevenire il rischio di ostruzione urinaria nel gatto?
È molto importante che il nostro amico a quattro zampe non salti le visite di controllo periodiche dal veterinario: alcune malattie avrebbero un esito completamente diverso se prese in tempo.
Ad ogni modo, per evitarle spesso basterebbe scegliere per Micio un’alimentazione idonea: se avessimo bisogno di una guida il medico sarebbe l’unico ad essere più competente di qualsiasi altro.
Purtroppo, come per noi, quando si sta male si tende sempre a defilarsi e ad essere agitato: anche se non sarà facile è bene calmare il gatto anche cercando di distrarlo con dei giochi.
Lo stress per Micio andrebbe certamente ad aggravare il suo stato di salute: stress equivale ad iper produzione di cortisolo, che si traduce in un abbassamento delle difese immunitarie.
Anche quando il nostro amico peloso tornerà a casa dopo l’intervento dovremo fare maggiormente attenzione: dovrà bere spesso e non assumere troppi alimenti proteici.
Per evitare che siano rimasti coaguli di sangue dall’intervento, è opportuno che lo stimoliamo a muoversi, anche per piccole passeggiate.
Questo contribuirà a mettere in moto il metabolismo, eliminando con l’urina i possibili coaguli di sangue e scongiurando un ulteriore rischio per l’animale.
Bisogna ricordarsi che un campanello di allarme è sicuramente la presenza di sangue nelle urine del gatto: sarà stata colpa degli alimenti datogli come pasto od altro ma sarà sicuramente opportuno recarsi dal veterinario.
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S. A.
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