Ostruzione del dotto biliare nel gatto anche detta colestasi, condizione che può colpire tutti i gatti. Vediamo le cause, i sintomi e la cura.
L’ostruzione del dotto biliare è detta anche colestasi, ciò si verifica quando il dotto biliare è bloccato e per tale ragione, impedisce alla bile di entrare nell’intestino.
La bile è un liquido di colore giallo-verde che ha la funzione di favorire la digestione e la scomposizione del cibo, in modo tale che possa essere utilizzato in modo appropriato dall’organismo o smaltito come rifiuto.
La bile è presente sia negli esseri umani che negli animali e non si muove dalla cistifellea fino a quando il cibo non viene ingerito.
Vediamo perché ci sono casi in cui il percorso di questo liquido è bloccato da una condizione chiamata ostruzione del dotto biliare nel gatto.
Cause dell’ostruzione del dotto biliare nel gatto
Le cause dell’ostruzione del dotto biliare nel gatto sono dovute a diverse condizioni tra cui:
- calcoli biliari;
- infiammazione del fegato (colangite);
- cisti nel fegato e del dotto biliare;
- pancreatite nel gatto;
- un’infestazione parassitaria;
- conseguenza di un intervento chirurgico addominale.
Sintomi
I segnali che si possono individuare nel gatto con una condizione di ostruzione del dotto biliare possono essere molto vari.
Questa variabilità di sintomi è dovuta al fatto che la patologia deriva da altre malattie che causano il problema, come abbiamo potuto precedentemente leggere.
I principali sintomi dell’ostruzione del dotto biliare nel gatto sono:
- ittero nel gatto;
- letargia;
- mancanza di appetito o fame eccessiva (polifagia);
- perdita di peso;
- urine scure;
- vomito;
- feci di colore chiaro.
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Diagnosi e trattamento dell’ostruzione del dotto biliare nel gatto
Per poter eseguire una diagnosi corretta, il veterinario dovrà essere messo a conoscenza della storia pregressa della salute dell’animale, fino al momento in cui ha manifestato i primi segnali di malessere.
Nel frattempo eseguirà un esame fisico completo sul gatto. I dettagli forniti dal proprietario e un primo approccio potranno essere utili al veterinario per poter individuare la problematica e se ci sono lesioni sul corpo del gatto.
Successivamente, il medico procederà con esami specifici, quali:
- esame del sangue completo;
- pannello biochimico;
- analisi delle urine;
- campione di feci;
- radiografia addominale o un’ecografia per esaminare il fegato, il pancreas e la cistifellea del gatto;
- chirurgia esplorativa come strumento diagnostico.
Ottenuti i risultati degli esami, il veterinario potrà esprimere una diagnosi precisa e stabilire il trattamento.
A seconda della causa alla base della malattia e della gravità del problema e dei sintomi nel gatto, il veterinario stabilirà ciò che è meglio fare.
Ciò che è certo è che se il gatto si mostra disidratato, gli verranno immediatamente somministrati liquidi insieme a una terapia di supporto.
Nella maggior parte dei casi, il veterinario dovrà intervenire chirurgicamente e prima verranno somministrati gli antibiotici adeguati al gatto.
Se il veterinario rileva una crescita anormale del tessuto (neoplasia) che influisce sulla capacità di funzionamento del dotto biliare, dovrà individuare se il tessuto è benigno o canceroso, di conseguenza la condizione richiederà probabilmente un ulteriore trattamento.
È importante non sottovalutare le condizioni del gatto, poiché un intervento tardivo può causare problemi molto più gravi nell’animale, tra cui gravi danni alla cistifellea e al fegato.
La prognosi, generalmente, è buona a meno che la causa sottostante non sia una neoplasia. Durante il trattamento e la degenza il gatto dovrà seguire una dieta adeguata fino alla completa ripresa.