L’orticaria è un disturbo molto raro nel gatto: scopriamo insieme di cosa si tratta, quali sono i sintomi e quali invece i rimedi da adottare.
Anche il gatto può presentare dei problemi alla propria pelle, che si manifestano con la comparsa di chiazze in vari punti del pelo, che di norma provocano prurito. L’orticaria nel gatto è un disturbo molto raro, anche se piuttosto facile da imparare a riconoscere. Si tratta di una patologia molto fastidiosa, che richiede un rapido ed adeguato intervento medico.
L’orticaria è un problema dermatologico, quasi sempre correlato a reazioni allergiche.
Si tratta di un disturbo che raramente colpisce il gatto; ma nonostante ciò, è facilmente riconoscibile. L’orticaria può essere infatti individuata anche da occhi meno esperti. Si caratterizza per la comparsa di chiazze rosse sulla pelle dell’animale.
Le zone più colpite sono la testa, le zampe, ed il basso ventre. Contestualmente alle macchie rosse, di norma compare anche il prurito. Il gatto si gratta compulsivamente, e se non si interviene tempestivamente, l’animale, al fine di procurarsi sollievo, si autoinfligge delle ferite; questo favorisce l’insorgenza di infezioni.
Di norma l’orticaria non ha conseguenze letali per il gatto. Tuttavia, laddove si manifesti con gonfiore alla testa, si può verificare un’occlusione delle vie respiratorie, con conseguente morte per asfissia del felino.
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In presenza dei suddetti sintomi, è necessario rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, affinché intervenga tempestivamente sul problema.
Di norma, l’orticaria nel gatto è curata con l’assunzione di antistaminici o corticosteroidi, a seconda della gravità della patologia.
Altrettanto importante sarà individuare la causa alla base della comparsa del disturbo alla pelle del gatto. L’orticaria potrebbe essere insorta per la puntura di un insetto, per l’assunzione di un determinato farmaco, ma potrebbe essere dovuta anche alla reazione allergica cagionata dall’ingerimento di un alimento specifico. Ed è chiaro che se questo fa parte della dieta del gatto, va eliminato; cosa possibile soltanto in seguito all’individuazione dell’allergene.
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A tal fine potrebbe essere necessario sottoporre l’animale a dei test specifici. Una volta individuata la causa, questa va eliminata dall’ambiente del felino. Potrebbe trattarsi tanto di una pianta, quanto di un insetticida, o, come già detto, di un alimento.
Per un dato periodo di tempo potrebbe essere perfino necessario mettere il collare al gatto, per evitare che si lecchi sulle chiazze, o peggio ancora sulle eventuali ferite che si è autoinflitto, impedendone la rimarginazione.
A. S.
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