Gli oli essenziali sono composti naturali dalle molteplici proprietà benefiche: possiamo utilizzarli anche per il gatto o risultano pericolosi per la loro salute?
I rimedi naturali da sempre costituiscono un ausilio nella tutela della salute, al fine di prevenire patologie o lenire disturbi già insorti; ciò vale sia per gli esseri umani che per gli animali. Tra i rimedi naturali annoveriamo anche gli oli essenziali: sono pericolosi per il gatto?
Gli oli essenziali sono dei composti naturali, estratte da piante aromatiche. Tali prodotti di origine vegetale hanno diverse proprietà benefiche, non enumerabili in quanto variano a seconda della composizione.
Gli oli essenziali possono essere utilizzati anche per i nostri amici a quattro zampe. Non tutti però: alcuni oli essenziali non saranno graditi al gatto, altri invece risulteranno pericolosi.
Prima di tutto, partiamo dai gusti dei piccoli felini. Come noto, essi differiscono notevolmente da quelli degli esseri umani, sia in tema di alimentazione che di olfatto. Al di là delle preferenze, tuttavia, v’è da dire che l’olfatto del gatto è molto più performante del nostro.
Questo si traduce in una maggiore sensibilità agli odori eccessivamente forti. Possiamo orientarci in base al buon senso e alla conoscenza dei gusti del nostro gatto, o farci consigliare dal nostro veterinario di fiducia; spesso tuttavia potrebbe non essere sufficiente, ed il miglior approccio rimane l’esperienza sul campo, procedendo per tentativi.
È sufficiente sottoporre i campioni di oli essenziali prescelti al delicato olfatto (e giudizio) del gatto: laddove il felino mostri curiosità ed interesse, avremo fatto la scelta giusta. Potremo utilizzare il prodotto anche nell’ipotesi in cui, dopo aver annusato il campione, il gatto si allontani; l’importante è che non mostri alcun segno di malessere.
Particolarmente adatti al gatto sono gli essenziali di valeriana, di incenso, di rosmarino e di geranio.
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Attenzione alla lista degli prodotti proibiti.
Alcuni oli essenziali, infatti, sono pericolosi per il gatto, come la cannella, il timo, la betulla, il limone (a tal proposito si consiglia la lettura dell’articolo sull’avvelenamento da limoni nel gatto) e gli agrumi in generale.
Con estrema cautela e dosi minime vanno somministrati altri oli essenziali, come la salvia, l’origano, il ginepro, l’abete, il pino.
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Tuttavia, non è sufficiente attenersi scrupolosamente alla lista degli oli essenziali proibiti, in quanto pericolosi per il gatto; anche tra i prodotti consigliati per il piccolo felino potrebbe nascondersi qualche insidia. Il felino, infatti, potrebbe essere allergico ad una delle piante da cui il composto è stato estratto.
Per tanto è sempre bene procedere con estrema cautela: quando somministriamo un nuovo olio essenziale al gatto, procediamo con una piccola dose, al fine di verificarne la reazione. Per qualsiasi dubbio possiamo rivolgerci al nostro veterinario di fiducia.
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A. S.
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