Tutti abbiamo a che fare prima o poi con il cattivo odore di urina di gatto, ma questo è anche pericoloso per la nostra salute? Scopriamolo.

Subito dopo il cane, l’animale domestico preferito dagli italiani e non solo è il gatto. Questo piccolo felino ormai ha conquistato molti cuori e c’è chi giurerebbe di non poter mai stare senza di loro.

Nel prendersi cura di un gatto ci sono pro e contro. È un animale di ottima compagnia, indipendente, intelligente, si rende protagonista di molti episodi divertenti. D’altra parte, però, occorre fare attenzione alle malattie che può portare.

Uno degli aspetti tanto odiati dalle persone è il fastidioso odore della sua pipì, ad esempio. In molti si chiedono: oltre ad essere sgradevole, l’odore di urina di gatto è pericoloso per la salute? Consideriamo la salute del gatto, ma soprattutto quella delle persone.

Alcune ricerche hanno messo in luce alcuni aspetti molto importanti su questo argomento. Tutte le persone che possiedono uno o più gatti, e non solo loro, devono assolutamente conoscerli.

Odore di urina di gatto: le cose da sapere per la propria salute

Purtroppo c’è il grande pericolo di trasmissione di malattie da un animale all’uomo e ne abbiamo avuto prova di continuo. Anche il gatto potrebbe trasmetterci malattie molto pericolose.

Le malattie trasmesse direttamente o indirettamente dagli animali all’uomo si indicano con il termine zoonosi. Si tratta di batteri, virus, parassiti e qualsiasi entità biologica capace di causare una malattia.

Anche la pipì del gatto è un ottimo veicolo di batteri e virus. Diversi studi, come quelli provenienti dall’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), hanno stabilito che questo può rappresentare un grande problema.

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Infatti, ci sono alcune particelle presenti nell’urina del gatto che possono provenire dall’intestino dell’animale e provocare seri danni a fegato e reni nelle persone.

Il grande problema è che queste particelle possono essere trasportate un po’ ovunque se c’è un po’ di vento, se il micio fa pipì per strada. Il risultato è la contaminazione di oggetti, di cibo e di acqua.

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Ecco un elenco delle possibili malattie che la pipì di gatto può trasmettere all’uomo:

• melioidosi: proviene dal suolo o dall’acqua contaminata;
• peste (bubbonica, setticemica e/o polmonare): attraverso il contatto diretto con l’urina;
• leptospirosi: presente spesso nei gatti a causa di morsi o contatti con i topi;
• tularemia: il gatto è l’animale perfetto per ospitare i batteri responsabili di questa malattia;
• nocardiosi: causata da funghi molto contagiosa sia negli animali che nelle persone.

Come si può notare, ci devono essere le condizioni perché il gatto sviluppi la malattia e poi le condizioni che possano trasmetterla all’uomo.

Come evitare le malattie dei gatti: cosa fare

È naturale che i gatti randagi sono molto più pericolosi, da questo punto di vista, dei gatti domestici.

Gli studiosi hanno voluto tranquillizzare le persone che hanno uno o più gatti in casa. Infatti, per evitare di contrarre batteri e che si verificano spiacevoli conseguenze, basta osservare alcune regole.

I consigli sono questi:

• vaccinare regolarmente;
• sverminazione sistematica;
• pulizia costante del pelo, degli accessori e della lettiera.

È molto importante pulire perfettamente la zona in cui il gatto ha fatto pipì. La lettiera va pulita ogni giorno. Osservando queste regole è molto improbabile che l’animale sviluppi dei batteri e dei virus.

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Ad ogni modo, è fondamentale considerare il tipo di vita. Se il micio esce spesso e si avventura in luoghi che non conosciamo deve essere portato più spesso dal veterinario di un gatto che sta sempre e solo in casa.