Il tuo amico a quattro zampe è malato e ha bisogno di una nutrizione specifica? Vediamo insieme cos’è la nutrizione parenterale nel gatto e come funziona.
Proprio come noi esseri umani anche i nostri amici a quattro zampe possono ammalarsi ed è compito nostro prenderci cura di loro. A volte Micio può contrarre malattie gravi che possono portare l’animale ad avere difficoltà nell’alimentarsi.
Tuttavia l’alimentazione è importante per la salute del felino, soprattutto quando non sta bene. Per questo motivo, quando il gatto è in condizioni gravi e ha difficolta nel nutrirsi si ricorre alla nutrizione parenterale. Nel seguente articolo vedremo di cosa si tratta e soprattutto come funziona.
Come sappiamo l’alimentazione è un fattore molto importante per il funzionamento dell’organismo dei nostri amici a quattro zampe. Se il gatto non si nutre anche solo per pochi giorni, il suo digiuno può causare diversi problemi all’organismo, come: abbassamento delle difese immunitarie, metabolismo catabolico, riduzione dell’ossigeno, problemi renali ed empatici e altri problemi ancora.
Per questo motivo, se il nostro amico peloso non riesce o non può mangiare da solo, il veterinario potrebbe ricorrere all’alimentazione forzata.
Quest’ultima può essere effettuata attraverso la nutrizione enterale e con la nutrizione parenterale. La prima consiste nel somministrare cibo al gatto attraverso delle sonde.
Mentre la nutrizione parenterale consiste nella somministrazione di cibo al gatto attraverso le vene (per via endovenosa). esistono due tipi di nutrizione parenterale:
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Come detto nel paragrafo precedente, la nutrizione parenterale parziale è quella più utilizzata e consiste nell’inserimento del tubicino della flebo nella vena cefalica del gatto.
Tale tubicino viene sostituito ogni 3 giorni per evitare una flebite nel felino. Inoltre è necessario controllare almeno due-tre volte al giorno la condizione della cannula della flebo, per evitare che sia al di fuori della vena e che si formino coaguli al suo interno, i quali possono otturare il tubicino.
Per questo motivo la nutrizione parenterale nel gatto viene effettuata principalmente in ospedale sotto la supervisione di uno specialista, in modo tale da evitare anche eventuali complicanze come:
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Lo specialista stabilirà la nutrizione parenterale nel gatto quando quest’ultimo non mangia per più di 24 ore e presenta i seguenti disturbi:
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Nel momento in cui la nostra palla di pelo si riprende e inizia a mangiare da sola, la nutrizione parenterale viene sospesa.
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