La nocardiosi nel gatto è un’infezione batterica piuttosto rara. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento della patologia.
Tutti coloro che hanno un gatto, sanno bene quanto sia difficile trattenerlo in casa.
Purtroppo, questo animale domestico, ha mantenuto nel tempo la sua forte indole da cacciatore, estremamente curiosa.
Questa sua curiosità, è ciò che lo mette in pericolo giorno dopo giorno, come ad esempio tutte quelle situazioni in cui ci mette il naso e non solo.
Il gatto è un perfetto impiccione che molto spesso annusa o lecca cose o animali che non dovrebbe.
Come infatti, può succedere che per semplice curiosità ispiri un batterio infettivo che si trova comunemente nella vegetazione in decomposizione e nel compost, dove tale batteri si nutre della materia morta.
Vediamo quindi, quali sono i sintomi che il gatto manifesta e come curare quest’infezione.
Cause della nocardiosi nel gatto
La causa di nocardiosi nel gatto è un batterio di nome Nocardia asteroides, si tratta della specie più comune che colpisce il gatto.
Questo batterio, vive nel terreno e può entrare nell’organismo del gatto tramite ferite aperte o attraverso le vie respiratorie.
Per tale motivo la pulizia generale e la disinfezione assidua delle ferite o dei tagli del gatto possono aiutare a prevenire questo tipo di infezione.
Naturalmente, come tutte le infezioni colpiscono gli animali più deboli, ovvero quelli appena nati, gli anziani e quelli con un sistema immunitario indebolito.
Sintomi
I segnali che si possono individuare nel gatto affetto da nocardiosi possono essere molteplici e dipendere in gran parte dal sito di infezione.
I principali sintomi che si manifestano nell’animale, sono:
- alito cattivo nel gatto;
- difficoltà respiratorie;
- febbre;
- gonfiore dei tessuti;
- gonfiore e infiammazione delle gengive;
- lesioni cutanee;
- letargia;
- linfonodi ingrossati;
- perdita di peso;
- scarso appetito;
- tagli non cicatrizzanti;
- tosse;
- ulcere alla bocca del gatto.
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Diagnosi e trattamento della nocardiosi nel gatto
Per poter stabilire una diagnosi, il veterinario dovrà analizzare le cellule del torace o dell’addome del gatto, attraverso questo esame al microscopio, potrà stabilire di quale organismo infettivo possa trattarsi.
Oltre a questo tipo di test, potrà effettuare anche: un esame fisico del gatto, radiografie, analisi del sangue e analisi delle urine, tutto questo per poter escludere altre cause, quali infezioni fungine e tumori.
Una volta stabilita la diagnosi, il trattamento dipenderà dalla causa che ha determinato la malattia, dove è presente l’infezione e quali sono i sintomi.
Nel caso per esempio di versamento pleurico nel gatto, sarà necessario il ricovero per prevenire la disidratazione, insieme poi al drenaggio chirurgico del fluido e gli antibiotici.
Tuttavia, la nocardiosi nel gatto colpisce abitualmente il sistema muscolo-scheletrico e il sistema nervoso centrale, in questo caso occorrerà monitorare il gatto almeno per un anno dopo la terapia.
Verificare assiduamente se possa avere febbre, perdita di peso, convulsioni, difficoltà respiratorie e zoppia.
Il veterinario prescriverà gli antibiotici al gatto, per almeno tre mesi, il tempo necessario per essere davvero efficaci.
Trascorsi il periodo di cura, dovrà essere sottoposto nuovamente a visita dal veterinario, per assodare la definitiva scomparsa dei batteri.