Neuropatia ischemica nel gatto, una grave patologia che può avere importanti rischi per la sua salute. Vediamo, nello specifico, le cause scatenanti, i sintomi tipici e la terapia prevista.
Ci sono alcune patologie molto serie che sono associabili ad altre problematiche, le cui conseguenze possono essere molto gravi nel felino domestico. Partendo da tipologie di malattie cardiache, si ha il rischio che si verifichino problematiche ancora più pericolose. Vediamo, allora, che cos’è la neuropatia ischemica nel gatto e come intervenire a riguardo.
Si tratta di una condizione che si sviluppa, nel gatto, in seguito a malattie primarie importanti, da non sottovalutare mai. Leggiamo, più avanti, quali sono le sue cause e i sintomi che si presentano.
In un felino che soffre di malattie cardiache, ogni cosa diventa complicata e la sua vita viene affrontata in modo sempre più faticoso. Oltre a ciò, possono presentarsi ulteriori problemi.
Da una grave precedente condizione già presente, che può essere una cardiomiopatia ipertrofica nel gatto, fa sì che si formino dei trombi nel ventricolo sinistro, i quali possono raggiungere, poi, anche l’arteria branchiale.
In pratica, la neuropatia ischemica nel gatto si verifica quando inizia a mancare l’ossigeno dei tessuti; si hanno, così, una degenerazione dei neuroni, una miopatia ischemica ed una necrosi nell’animale.
Pertanto, è necessario capire come mai si manifesti questa condizione nel felino e analizzare le possibili cause.
Come abbiamo anticipato, la neuropatia ischemica nel gatto si origina da un tromboembolismo arterioso che va ad interessare sia gli arti posteriori che quelli anteriori.
I trombi e gli emboli, talvolta, vanno a colpire anche altri vasi e distretti nel felino. Intanto, i sintomi acuti e dolorosi che si manifestano nel pet e a cui occorre fare attenzione sono questi:
Qualora dovessero manifestarsi più sintomi tra quelli elencati, si consiglia sempre di rivolgersi subito al proprio veterinario di fiducia, per sottoporre il micio ad un controllo approfondito.
Per questa tipologia di malattia, il controllo è doveroso e sarà necessario effettuare un’attenta diagnosi per escludere altri problemi e individuare la causa specifica. Vediamo in cosa consiste e quanto può essere utile la terapia per il gatto.
Quando si è in presenza di neuropatia ischemica nel gatto, è fondamentale non lasciarsi allarmare e contattare il veterinario esperto, in modo tale da agire in aiuto del peloso domestico.
Una volta dal veterinario, lui avrà bisogno di una descrizione dettagliata di tutti i sintomi che hanno colpito il micio, quindi l’anamnesi, e poi un controllo fisico completo.
Il medico dovrà effettuare tutti gli esami specifici per risalire alla malattia cardiaca che è alla base della sua condizione.
Indispensabili, dunque, per questo obietto, sono alcuni esami come la visita cardiologica, l’ecocardiografia e il Doppler, per verificare l’assenza di flusso sanguigno.
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Parlando della terapia, in questi casi la prognosi è riservata. Purtroppo, si tratta sempre di una malattia gravissima e rischiosa, per la quale spesso il felino colpito non riesce a farcela, nonostante venga trattata in tempo e con la terapia.
Di solito, un esemplare che riesce a sopravvivere dalla neuropatia ischemica, tende a manifestare recidive oppure può non recuperare più le funzionalità della zona colpita dalla malattia.
Per il micio colpito, è prevista una terapia basata sulla somministrazione di farmaci che hanno la capacità di bloccare la formazione di nuovi trombi. Questi sono eparina, acido acetilsalicilico o cumarinici.
In caso di tromboembolismo, invece, sono previsti i farmaci trombolitici, i quali vanno usati con grande attenzione, poiché possono provocare emorragie, con un effetto poco soddisfacente.
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