Nefrotossicità da farmaci nel gatto, una condizione che deriva spesso da un uso di medicine poco corretto. Vediamo cause, sintomi e cura.
La nefrotossicità da farmaci nel gatto è causata dall’uso di medicinali che possono causare danni ai reni, anche se hanno lo scopo di diagnosticare o curare disturbi medici.
Purtroppo si può verificare nei gatti di qualsiasi razze ed età, in particolare quelli più anziani, anche se è un disturbo comunemente riconosciuto nei cani piuttosto che nei gatti.
Vediamo quali nello specifico le cause, i sintomi e il trattamento della nefrotossicità da farmaci nel gatto.
Le cause che possono portare a nefrotossicità da farmaci nel gatto riguardano la somministrazione di farmaci nefrotossitici (antinfiammatori, chemioterapici o antifungini) che interferiscono con il flusso sanguigno ai reni e causano disfunzione tubulare nei reni dell’animale.
Altri fattori di rischio che possono portare a nefrotossicità nel gatto:
Il modo migliore per prevenire il problema potrebbe essere: non usare farmaci nefrotossici, somministrali solo su consiglio medico, consultarlo prima di aggiustare il dosaggio e considerare la possibilità di interazioni farmacologiche avverse.
I segnali che l’animale manifesta quando è affetto da tossicità renale indotta da farmaci sono diversi.
I sintomi principali che si possono individuare sono:
Davanti a questi segnali che l’animale può mostrare come sintomi di malessere fisico, il proprietario è tenuto a trasportare il gatto quanto prima a controllo dal veterinario.
Potrebbe interessarti anche: Glomerulonefrite nel gatto: cause, sintomi e trattamento
Per poter procedere con la diagnosi, il veterinario per prima cosa, eseguirà un esame fisico sul gatto e contestualmente qualche domanda al padrone (relativa allo stato di salute del gatto) fino ad arrivare alla manifestazione dei primi sintomi (precedentemente elencati).
Dopodiché eseguire alcuni test:
Stabilita la diagnosi di nefrotossicità da farmaci nel gatto, il veterinario procedere con il dovuto trattamento.
La terapia prevedere il ricovero dell’animale che molto spesso presenta anche insufficienza renale.
Nei casi più gravi si procederà con l’intervento chirurgico mentre in quelli meno gravi con una terapia farmacologica.
La nefrotossicità da farmaci nel gatto, se non viene curata e tenuta poi sotto controllo, può anche portare a malattie renali croniche mesi o anche anni dopo.
Per tale motivo è opportuno continuare le visite di follow-up e laddove dovessero ripresentarsi vomito o diarrea nel gatto, contattare immediatamente il veterinario.
Fa bene al corpo e allo spirito, ma in che senso? Cosa vuol dire avere…
Quando devo fare la pulizia dei denti al cane? Ogni quanto i controlli periodici? Quali…
Vuoi adottare una scimmia domestica, ad esempio una scimmietta cappuccina da tenere in casa? In…