Mineralizzazioni polmonari nel gatto, un accumulo di calcio nei polmoni del micio. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Le mineralizzazioni polmonari nel gatto si verificano quando i polmoni dell’animale iniziano a calcificarsi, ovvero quando si crea un accumulo di calcio minerale nei tessuti molli o anche a ossificarsi ossia quando i tessuti connettivi (come la cartilagine), si tramutano in tessuto osseo (o simile all’osso).
La calcificazione molto spesso viene considerata una condizione solita del processo di invecchiamento, o un normale presupposto nelle razze nane.
Tuttavia, può anche essere distrofica (degenerativa), ciò significa che si verifica in seguito alla degenerazione o all’infiammazione dei tessuti.
Infine, può essere metastatica ovvero che si verifica in seguito a una malattia metabolica e può essere trasmissibile in tutto il corpo.
Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento di questa condizione nel gatto.
Cause delle mineralizzazioni polmonari nel gatto
La mineralizzazione polmonare nel gatto può manifestarsi in due tipologie, ossia: localizzata e generalizzata. Nella prima è possibile individuare i singoli depositi minerari, poiché si trovano in un solo luogo.
Nella seconda, quella generalizzata, invece, la condizione è diffusa e ciò non permette l’individuazione dei singoli giacimenti minerari.
Le mineralizzazioni polmonari, generalmente, si manifestano nei gatti più anziani.
La causa alla base della fibrosi non è chiara, ma altre spiegazioni possibili sono le seguenti:
- calcificazione metastatica: una malattia metabolica che induce un’elevata concentrazione di calcio e/o riassorbimento osseo (dissoluzione);
- iperadrenocorticismo: produce un’eccessiva secrezione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali e può causare mineralizzazione distrofica;
- calcoli alveolari e bronchiali;
- malattia polmonare granulomatosa.
Sintomi
Non tutti i gatti colpiti da questa condizione di accumulo di calcio nei polmoni mostrano segnali, molto spesso infatti sono asintomatici.
Ci sono però, dei casi in cui il gatto manifesta i seguenti sintomi:
- alta frequenza respiratoria;
- cianosi felina;
- fiato corto;
- intolleranza all’esercizio;
- rumori respiratori anormali;
- tosse nel gatto.
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Diagnosi e trattamento delle mineralizzazioni polmonari nel gatto
Per poter eseguire una diagnosi il veterinario dovrà essere messo a conoscenza della storia della salute del gatto fino al momento dei primi segnali di malessere.
Nel frattempo eseguirà un esame fisico completo sul gatto e subito dopo inizierà con test specifici per individuare la problematica.
Gli esami sono:
- profilo ematico chimico;
- esame emocromocitometrico completo;
- analisi delle urine;
- biopsia polmonare per determinare se si sta verificando una mineralizzazione;
- test per la presenza di batteri e funghi;
- radiografie del torace;
- tomografia computerizzata (TC), per osservare meglio le condizioni dei polmoni e dei linfonodi.
Una volta ottenuti i risultati delle analisi e tutti gli esami diagnostici, il veterinario potrà determinare la diagnosi e prescrivere il trattamento più adeguato.
A seconda delle condizioni il veterinario potrà procedere con la somministrazione di farmaci per un’eventuale malattia sottostante, oppure farmaci che possono alleviare i problemi respiratori, farmaci antimicotici e antibiotici per il gatto.
Ciò nonostante, non esiste una terapia se si trova una forma localizzata in un gatto senza sintomi.
Ad ogni modo, essendo una malattia respiratoria è piuttosto grave e occorre gestire al meglio la situazione, cercando di dare conforto, assistenza e serenità al vostro gatto.