Scopriamo insieme che cos’è la metrite nel gatto, quali sono i sintomi della patologia e quali invece i rimedi da adottare.
Il parto del proprio animale domestico è sempre un evento che regala grande gioia, ma allo stesso tempo è un momento molto delicato e che va gestito adeguatamente; ed anche la fase successiva può nascondere delle insidie per la neo mamma. Una di esse è la metrite nel gatto: scopriamo insieme di quale patologia si tratta.
Potrebbe interessarti anche: Gattini appena nati: come comportarsi secondo gli esperti
Che cos’è la metrite nel gatto
La metrite nel gatto è un’infiammazione all’utero di origine batterica. La patologia colpisce la gatta nella fase post partum, solitamente nei momenti immediatamente successivi all’evento. In alcuni casi si può verificare anche più tardi, e perfino in caso di aborto.
È una patologia che molto spesso viene confusa con la piometria felina, anch’essa un’infiammazione batterica dell’utero del gatto, ma che in realtà presenta alcune differenze. La metrite viene provocata dalla presenza di feti morti nell’utero o laddove la placenta non sia stata espulsa completamente durante il parto.
Quali sono i sintomi
I sintomi della metrite nel gatto, come detto, si presentano subito dopo il parto (o comunque durante lo svezzamento dei cuccioli) o l’aborto; pertanto, seppur si tratta di sintomi comuni ad altre patologie, possono essere ricollegati facilmente alla metrite.
Tra i più comuni annoveriamo il vomito, la diarrea, e in alcuni casi perdite vaginali; tra quelli correlati all’alimentazione del gatto rinveniamo invece l’inappetenza e la disidratazione. Nei casi più gravi potrebbe insorgere la febbre nel gatto.
Potrebbe interessarti anche: Mamma gatta dopo il parto: comportamenti comuni e mostruosi nel post-partum
I rimedi della metrite del gatto
Nel caso il cui il gatto presenti i sintomi della metrite, non esitate a rivolgervi al vostro veterinario di fiducia. La tempestività del soccorso è fondamentale per la cura della patologia, che può diventare cronica e causare la sterilità dell’animale. Nei casi più gravi può portare anche alla morte del felino.
Il professionista prima di tutto procederà alla diagnosi della patologia. A tal fine potrà disporre le analisi del sangue del gatto o un tampone vaginale, per rilevare l’eventuale presenza eccessiva di globuli bianchi. La radiografia all’addome sarà strumentale invece a verificare la presenza di eventuali feti morti o placenta nell’utero della gatta.
In caso di esito positivo del responso sarà necessario procedere all’espulsione dei corpi estranei dal corpo del felino, anche per mezzo dell’assunzione di farmaci. In alcuni casi può essere necessario procedere alla sterilizzazione della gatta. Nei casi meno gravi l’infezione batterica è affrontata mediante la somministrazione di antibiotici.
Prevenzione
Come sempre la prevenzione è la miglior cura quando si parla di malattia. La sterilizzazione della gatta riduce notevolmente le probabilità che il felino contragga la metrite o patologie simili come la piometria felina. Altrettanto importante è curare l’alimentazione del gatto, con una dieta sana ed equilibrata, rispettosa dei suoi bisogni nutrizionali.