Le malattie del Singapura: le patologie più frequenti nella razza

Le malattie del Singapura: le patologie più frequenti nella razza

Le malattie del Singapura, le patologie più comuni in questa razza di gatto orientale. Scopriamo insieme quali malanni possono colpirlo.

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(Foto AdobeStock)

Il Singapura è un gatto che deve il nome al paese di origine ossia Singapore. Venne scoperto nel 1970 a Singapore e solo verso la fine degli anni Ottanta, i primi gatti di questa razza esotica giunsero in Europa.

Tuttavia per quanto recente, ciò che si conosce è abbastanza per dire che si tratta di una razza poco cagionevole ma non per questo immune da patologie comuni nei felini.

Scopriamo, quindi, quali sono le malattie del Singapura, quale le patologie più frequenti in questa razza contesa tra America e Singapore.

Malattie del Singapura

Il Singapura è un gatto con una speranza di vita che va dai 10 ai 20 anni, con una media di 15 se curato con le dovute attenzioni.

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Il Singapura è un gatto di taglia piccola, il cui peso arriva ad un massimo di 3 kg. Tuttavia si tratta di un gatto minuto ma muscoloso.

Generalmente il Singapura gode di buona salute a parte alcune patologie specifiche, quali:

  • Deficit di piruvato chinasi: si tratta di una malattia ereditaria che determina un’aspettativa di vita, piuttosto bassa (la morte avviene entro un anno) oppure in pochi casi, a seconda dell’evoluzione della malattia, più alta (in genere, una decina d’anni). Per capire se il gatto in questione è portatore di uno dei due alleli che sviluppano il deficit di piruvato chinasi, è possibile fare un test di accertamento con il DNA. Questa patologia genera nell’animale una grave anemia. Ecco perché deve essere tenuta sotto controllo;
  • Cardiomiopatia ipertrofica nel gatto: tende a manifestarsi negli esemplari dai 4 ai 7 anni ed ha un’origine familiare dovuta ad una o più mutazioni di un gene. Questa malattia si manifesta con l’ispessimento della parete ventricolare che riduce il lume ventricolare nel cuore del gatto. Potrà di conseguenza raccogliere meno sangue, il quale non progredendo più tornerà indietro, generando un’insufficienza cardiaca congestizia. La diagnosi che il veterinario dovrà effettuare è piuttosto complicata poiché la maggior parte dei gatti con cardiomiopatia ipertrofica non hanno alcun sintomo. In merito al trattamento si dovrà intervenire sulla malattia primaria che probabilmente porterà alla risoluzione delle condizioni cardiache. La cardiomiopatia ipertrofica (HCM) sembra sia stata individuata nella razza, per tale motivo è importante sottoporre i gatti a screening periodici per la valutazione dello spessore delle pareti cardiache;
  • Atrofia progressiva della retina: può manifestarsi in età adulta del gatto ma anche in età giovane, con la differenza che un gatto adulto e maturo riesce meglio ad adattarsi alla sua nuova vita da cieco, mentre il gattino ha poco tempo per prepararsi progressivamente alla sua nuova vita da cieco. Le cause possono essere di diversa natura: genetica, strutturale, degenerativa, metabolica, tossica, infettiva, nutrizionale o di natura tumorale. Diagnosticata in tempo il veterinario potrà solo alleviare i sintomi della malattia;
  • obesità: nonostante il corpo muscoloso e iperattivo del Singapura, questo gatto ha la tendenza a prendere peso, ragion per cui deve eseguire una dieta alimentare adatta. Questa razza necessità di esercizio fisico giornaliero ed è essenziale fornirgli diversi giochi che gli consentano di fare attività fisica (ad esempio: tiragraffi per gatti, delle mensole alte dove arrampicarsi e giochi intelligenti).

Alcuni esemplari di Singapura possono soffrire delle stesse patologie dei felini domestici, ovvero le malattie della bocca nei gatti, ad esempio:

  • assorbimento dello smalto: si verifica quando lo smalto tende a distaccarsi e il gatto ad ingoiarlo.
  • carcinoma: tumore delle mucose della bocca. Una conduzione piuttosto grave dove è possibile tentare con le radioterapie. Si presenta con escrescenze, ulcere e desquamazione dei tessuti.
  • gengivite: un’infiammazione delle gengive del gatto causata dal tartaro. Ciò si verifica quando si nota nel gatto segnali come: sanguinamento, prurito, rossore e infiammazione della parte;
  • periodontite: si tratta di un’infezione che raggiunge i denti, generando del pus che esce dalle gengive e che potrebbe essere ingerito dal felino;
  • riassorbimento dentale: la parte che ricopre il dente si è totalmente consumata, ciò impedisce all’animale anche di mangiare;
  • stomatite: l’infiammazione della mucosa della bocca a causa della presenza di batteri. Ciò avviene quando si nota nel gatto segnali come: arrossamento, salivazione eccessiva e irritazione dei tessuti;
  • tartaro: batteri che si uniscono a residui di cibo e altro, formano la placca dentale, che può peggiorare e diventare tartaro.

Ricordiamoci sempre che un’alimentazione sana, adeguata e idonea alla specie potrà riscontrare una minore perdita di pelo, un migliore stato del mantello in generale e soprattutto un buono stato di salute con una vita longeva.

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Altre malattie comuni per tutte razze

Naturalmente le patologie che colpiscono il cavo orale del gatto non sono, purtroppo, le uniche ma esistono tante altre malattie che sono comuni in tutti i gatti e possono colpire anche il Singapura.

Queste le principali patologie nei gatti:

  • Rogna: è causata da un acaro di cui esistono diverse specie e sottospecie che si comportano in modi diversi. È trasmissibile ad altri animali e all’uomo, ne esistono di diversi tipi e ha sintomi simili all’eczema: prurito, croste, perdita di pelo a chiazze. Questa malattie è detta anche scabbia;
  • Toxoplasmosi felina: una malattia infettiva, causata dal parassita Toxoplasma gondii, che trova nel felino il suo ospite finale dove riprodursi;
  • FeLV: nota come leucemia felina, colpisce il midollo osseo ed è causata da un virus della famiglia dei Retrovirus, tra i quali c’è anche quello responsabile della stessa FIV;
  • FIV: a è una sindrome di immunodeficienza felina simile all’HIV umana, trasmissibile attraverso la saliva e il sangue. Non è curabile e non esiste vaccino ma, se intercettata per tempo, può permettere una sopravvivenza talvolta notevole;
  • Raffreddore: è una malattia respiratoria leggera ma che comunque va curata per evitare complicazioni ed essere attaccato anche da malattie secondarie delle vie respiratorie;
  • Congiuntivite: l’infiammazione delle mucose dell’occhio.

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Ettore D’Andrea

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