Fanno paura a tutti: ecco quali sono le malattie mortali per un gatto. Come riconoscerne i sintomi e aiutare il micio a guarire.
Adottare un gatto significa prendersi cura di lui sempre e in ogni momento della sua vita. Proprio per questo, prima di prendere una decisione così importante, è il caso di fare alcune valutazioni: quanto tempo potrò dedicargli? Sarò disposto a prendermi sempre cura di lui? In certi casi più che in altri il nostro amato micio avrà bisogno di noi e del nostro sostegno. E noi, come padroni, dovremmo imparare a riconoscere perfettamente i primi segnali di importanti malattie, che possono portare il gatto alla morte. Ecco quali sono le peggiori che possono colpire un micio.
E’ vero che ci sono alcune patologie che arrivano all’improvviso, ma è altrettanto utile prendere alcune importanti provvedimenti per tenerne alla larga il rischio. Ci sono delle accortezze che ogni padrone di animali domestici dovrebbe curare, ovvero:
Per quanti sforzi possiamo fare, vi sono alcune malattie che agiscono come ‘killer silenziosi’: sono sempre in agguato e manovrano nell’ombra. Quindi riconoscerne i sintomi e i segnali del nostro gatto è fondamentale per arginarne gli effetti negativi sulla salute del nostro micio.
Nota anche come FeLV, la leucemia felina è una patologia grave causata da un virus, che può colpire i gatti di qualsiasi età e razza. Come si trasmette? Attraverso il contatto diretto con il sangue e i fluidi di animali infetti, comprese le urine, la saliva e le feci. Inoltre vivere insieme aumenta il rischio di contagio: infatti le colonie di gatti sono spesso il luogo preferito per l’espandersi del virus. La malattia si manifesta con: problemi respiratori, dimagrimento ed inappetenza, alte temperature, senso generale di spossatezza e anemia importante, ma anche escrescenze nella bocca e nelle mucose.
La malattia dei reni cronica mostra naturalmente un cattivo funzionamento dell’apparato renale del gatto. I sintomi più comuni sono i seguenti: il micio ha la necessità di bere eccessivamente (se vuoi scoprire perché il gatto beve troppo, clicca qui) con relativa minzione, dimagrimento preoccupante, alitosi (a causa delle ulcere nella bocca, nell’esofago e nello stomaco); inoltre possono soffrire di letargia e sono in un generale stato di apatia. Se curati in tempo i gatti possono convivere anche con questa malattia che, se ignorata, potrebbe avere letali conseguenze.
Tenere sotto controllo il nostro micio con analisi del sangue, test medici di vario tipo (magari facciamoci consigliare dal nostro veterinario di fiducia). Per quanto riguarda l’alimentazione evitiamo di utilizzare sempre il cibo in scatola (e sempre di ottima qualità) e somministriamogli dell’acqua.
Si tratta di una malattia endocrina che riguarda la ghiandola tiroidea, che produce ormoni in abbondanza. I segnali che ci invia silenziosamente il nostro gatto sono simili a quelli della malattia renale già trattata in precedenza: sete e minzione eccessive, episodi di vomito e diarrea con conseguente disidratazione e dimagrimento. Nonostante la perdita di peso, il gatto però ha sempre fame: il suo corpo richiede il cibo ma non lo assimila. Inoltre vi è un’accelerazione del battito cardiaco, ipertensione importante a rischio di ictus e problemi neurologici, cattivo funzionamento dell’apparato cardiaco e renale.
La cura per l’ipertiroidismo esiste: vi è una sostanza molto utile per tenere sotto controllo il problema, il metimazolo. Alcuni veterinari consigliano di sottoporre il micio ad una operazione chirurgica delle ghiandole tiroidee e altri rimedi più o meno invasivi.
Un gatto in sovrappeso e obeso, spesso soffre di diabete mellito (scopri più notizie sul diabete nel gatto). In questo caso il pancreas non produce abbastanza insulina (nel tipo I) oppure non sa gestire l’insulina (nel tipo II). L’insulina porta lo zucchero nel sangue: le cellule sono ‘affamate’ di glucosio, il corpo ne produce sempre di più provocando iperglicemia (livello elevato di zucchero nel sangue). Come nel caso della malattia renale cronica e dell’ipertiroidismo, anche nel diabete il gatto soffre di minzione e sete eccessive, sovrappeso e obesità, perdita di massa muscolare e dimagrimento eccessivo, letargia e debolezza, episodi di vomito, difficoltà di respirazione e di deambulazione.
Il diabete si può curare ma la terapia è piuttosto costosa, in quanto le iniezioni di insulina devono essere due al giorno. Naturalmente la prima cosa da modificare sarà di certo l’alimentazione con tante proteine e pochi carboidrati. Un gatto malato può vivere anche abbastanza bene grazie a queste cure di mantenimento.
Malattia virale trasmessa da un lentivirus noto con la sigla di FIV o VIF. Come si trasmette? Attraverso il contatto diretto con il sangue e lo scambio di fluidi degli animali che ne sono infetti (pensiamo ad esempio ai rapporti sessuali). E’ possibile riconoscerla attraverso questi segnali: alte temperature, episodi di diarrea e gengivite, nonché dimagrimento eccessivo e inappetenza. La sterilizzazione del gatto pare essere una ottima arma contro questa patologia.
L’apparato cardiaco sono pericolose sia per il gatto sia frustranti per il proprietario. I sintomi partono solitamente da un soffio cardiaco, sebbene, secondo alcune stime, il 50% dei gatti con problemi cardiaci non ha un soffio al cuore. Gli altri sintomi sono: anomalia del ritmo cardiaco, frequenza cardiaca accelerata, spossatezza, sincopi, aumento della frequenza respiratoria, gengive bluastre, paralisi improvvisa degli arti (soprattutto quelli posteriori), dolori a zone e purtroppo anche morte improvvisa.
Vi sono esami specifici (come ad esempio le radiografie del torace) che diagnosticano di quale malattia si tratta, mentre il trattamento prevede trattamenti di ossigenoterapia, farmaci diuretici e cardiaci.
I gatti solitamente sono colpiti da carcinoma gastrointestinale, ma in generale il tumore nel micio ha sempre gli stessi segnali evidenti: dimagrimento eccessivo, inappetenza, episodi di vomito e diarrea, problemi di respirazione, gonfiore addominale, spossatezza, alte temperature. E’ di fondamentale importanza riconoscere i sintomi per intervenire prima.
Basterà fare attenzione a tutti questi sintomi e tenere sempre sotto controllo la salute del nostro micio con visite periodiche da nostro veterinario di fiducia.
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F.C.
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