Le malattie del Lykoi, i problemi di salute più comuni in questa razza di gatto. Scopriamo quali possono essere, per poterli prevenire.
Sono in tanti a pensare che accogliere un gatto in casa sia la cosa più semplice del mondo. Ebbene non è proprio del tutto un pensiero corretto.
Per poter prendersi cura di un micio è opportuno informarsi delle necessità e della salute in generale della razza che si decide di adottare.
Nell’articolo di oggi andremo a scoprire quali le malattie del Lykoi, ovvero le patologie più comuni che possono colpire questa razza in particolare.
Malattie del Lykoi: patologie più comuni
Il Lykoi è una delle razze di gatto più nuove, tanto che ancora non è stata accettata come ufficiale poiché ne esistono pochi esemplari nel mondo.
Proprio perché di così recenti natali si conosce davvero molto poco, sulle malattie del Lykoi e sulla salute in generale.
Tuttavia si pensa che se ben curato può arrivare a vivere tranquillamente fino a 20 anni di età.
Inoltre dalle sue caratteristiche fisiche si pensa si possa trattare di una razza di gatto piuttosto resistente.
Dall’aspetto molto particolare simile ad un lupo, esile ma forte e proporzionato che tendenzialmente sembri non soffrire di particolari patologie.
Perciò da ciò che si è appreso in questo tempo e che le malattie del Lykoi possono essere le stesse che possono colpire un qualsiasi altro gatto, ovvero:
- Allergie: il gatto può soffrire di allergie di origini varie. Perciò se il gatto si gratta, talvolta anche fino a graffiarsi o si lecca con insistenza, potrebbe essere un soggetto allergico;
- Micosi: è una malattia causata da funghi. Provoca arrossamenti, croste ed altri sintomi lo portano a grattarsi di continuo, con il rischio di diffondere l’infezione ad altre parti del corpo. Si trasmette per contatto diretto e il gatto potrebbe non manifestare i sintomi ma esserne un portatore sano;
- Obesità e diabete: nonostante il Lykoi possieda un corpo esile ma agile, tende come qualsiasi altro gatto ad ingrassare. Come infatti deve eseguire una dieta alimentare adatta (possibilmente fatta di cibo secco) ed essere controllato con attenzione. Naturalmente per ovviare a ciò, necessità di svolgere un adeguato esercizio fisico giornaliero. Ecco perché è importante fornire all’animale diversi giochi come dei tiragraffi e delle mensole alte dove arrampicarsi;
- Toxoplasmosi: si tratta di una malattia infettiva causata dal parassita Toxoplasma gondii, che trova nel felino il suo ospite finale dove riprodursi;
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- Ascesso: è un’infezione che si manifesta quando ci sono delle profonde ferite sul corpo del gatto. Si manifestano su zampe, dietro la coda o sul muso dell’animale;
- Avvelenamento: l’avvelenamento nel gatto è un probabile incidente per il quale occorre intervenire in tempi brevi, per poter salvare l’animale;
- Congiuntivite: si tratta dell‘infiammazione delle mucose dell’occhio ci cui il gatto è molto soggetto;
- FeLV: è una patologia causata da un virus della famiglia dei Retrovirus, tra i quali c’è anche quello responsabile della stessa FIV, che colpisce il midollo osseo. La trasmissione avviene tramite scambio di sangue e saliva, anche non diretto. La FeLV è conosciuta come leucemia felina, Per fortuna esiste la vaccinazione ad impedire la problematica nel gatto domestico;
- FIV: è una sindrome di immunodeficienza felina che si infetta attraverso la saliva e il sangue. Al contrario della FeLV non esiste vaccino ma se presa in tempo, si può allungare la vita del gatto per un tempo anche lungo.
- Otite: si tratta dell’infiammazione dell’epitelio che ricopre il condotto uditivo del padiglione auricolare. Si manifesta soprattutto nei soggetti con le difese immunitarie basse;
- Parodontite: una malattia della bocca del gatto, in particolare negli esemplari anziani e se non trattata per tempo può essere fatale;
- Rogna: è causata da un acaro di cui esistono diverse specie e sottospecie che si comportano in modi diversi. È trasmissibile ad altri animali e all’uomo, ne esistono di diversi tipi e ha sintomi simili all’eczema: prurito, croste, perdita di pelo a chiazze.
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Raffaella Lauretta