Alcune razze di gatti risultano più predisposte di altre all’insorgenza di malattie gastrointestinali: scopriamo di quali si tratta.
Pianificare una dieta sana e bilanciata per il nostro amico a quattro zampe è essenziale al fine di garantirgli una vita lunga e serena. In merito di alimentazione, però, alcuni mici sono più delicati di altri: ecco le razze di gatti maggiormente predisposti all’insorgenza di malattie gastrointestinali.
Quali sono i disturbi gastrointestinali più comuni nei mici?
Con questa espressione si indica l’insieme delle patologie che colpiscono l’apparato digestivo dell’animale.
Tra le malattie più diffuse nei gatti ci sono:
Tra le razze di gatti più a rischio per lo sviluppo di patologie gastrointestinali c’è il Ragdoll.
Negli esemplari di questa razza, soprattutto maschi, è stata segnalata l’insorgenza di una condizione nota come fibroplasia eosinofilica sclerosante gastrointestinale felina.
Si tratta di una infiammazione che può colpire sia lo stomaco che l’intestino.
Attenzione anche all’affaticamento epatico e all’obesità: questo micio è predisposto all’accumulo di peso in eccesso.
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Anche lo Sphynx rientra tra le razze di gatti più a rischio di problemi gastrointestinali.
In primo luogo, va segnalato l’alterato metabolismo di questo micio: per mantenere costante la sua temperatura corporea senza l’ausilio della pelliccia, il micio nudo necessita di maggiori quantità di cibo.
Attenzione, però, alla scelta dei cibi somministrati al quattro zampe: il suo sistema digestivo è molto delicato. Per questo, occorrerebbe prediligere alimenti leggeri e facilmente digeribili, come tacchino, coniglio e pollo.
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Infine, tutti i mici appartenenti alla categoria Rex presentano una maggior probabilità di insorgenza di malattie gastrointestinali.
Si tratta dei gatti a pelo riccio, come il German Rex, il Cornish Rex e il Devon Rex.
Ance questi mici, infatti, possono essere colpiti da infiammazioni intestinali ricorrenti.
Per questo, il miglior consiglio è di pianificare la loro dieta con l’aiuto del veterinario, che valuterà una serie di parametri specifici come età del micio, stile di vita e condizioni di salute per individuare gli alimenti più salutari e adatti al quattro zampe.
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