Non solo sole e belle giornate ma anche rischi per la sua salute: quali sono le possibili malattie del cambio di stagione nel gatto.
Il nostro felino domestico sarà felice di uscire in giardino e godersi il sole delle prime calde giornate primaverili ma non è ‘tutto oro quel che luccica’. Infatti a questo periodo sono legati anche forti rischi per la sua salute: ecco quali sono le malattie del cambio di stagione nel gatto, cosa aspettarsi e come affrontarle al meglio. Una breve guida utile per non trovarsi impreparati durante questo periodo dell’anno.
Quando le giornate iniziano ad allungarsi, il primo sole ci riscalda e il clima mite si fa spazio dopo il freddo dell’inverno, anche i nostri amici felini ne godranno i benefici. Ovviamente potranno godersi il clima del posto dove vivono soprattutto perché, a differenza dei cani, i gatti soffrono maggiormente il freddo.
L’aumento delle temperature è spesso alla base della muta e della perdita di pelo nel micio; a differenza degli altri animali domestici più comuni, i cani, non soffriranno di dispendio idrico e dunque non avranno la necessità di bere di più. Ma non saranno immuni dall’attacco dei parassiti.
Infatti sarà opportuno prendere precauzioni per eliminare germi e parassiti con lavaggi frequenti degli accessori e dei tessuti che toccheranno il nostro amico a quattro zampe. Inoltre potrebbe essere utile, previa indicazione del veterinario, una integrazione alla sua dieta con integratori vitaminici e pasti più leggeri.
Prima di capire quali sono le patologie che più di frequente attaccano i nostri amici felini in questo periodo dell’anno, vediamo in che modo possono presentarsi i segnali più allarmanti sulla loro salute. Si tratta di sintomi abbastanza generici ma, dato il periodo, potrebbe essere utile effettuare un controllo per escludere altre cause.
Il micio potrebbe presentare problemi respiratori e tosse, ma anche segnali evidenti sul manto come: pelo arruffato e visibilmente meno sano. In generale potrebbe mostrarsi stanco, in preda alla letargia e alla sonnolenza, poco incline a muoversi e a fare attività fisica. Potrebbe dunque mostrarsi molto abbattuto e soffrire di indebolimento fisico anche a causa di frequenti episodi di diarrea.
Infine potremmo notare secrezioni attorno alle narici e agli occhi; le mucose potrebbero tendere al rosa-bianco in caso di inappetenza prolungata ma anche al giallo, se è coinvolto anche il fegato (con la lipidosi epatica felina).
In questo periodo dell’anno il sistema immunitario degli animali è scombussolato dai cambiamenti di temperatura e dalla muta del pelo, quindi è normale che il gatto sia più ‘sensibile’ ad ammalarsi. Infatti sono diverse le patologie che potrebbero coinvolgere la sua salute, alcune anche piuttosto gravi: ecco quelle più preoccupanti divise per gravità.
Come per gli umani, anche per i felini la primavera è sinonimo di allergia che può coinvolgere diverse zone del corpo, come: la pelle (dermatiti e acne felina) e gli occhi (congiuntivite del gatto).
Tra i problemi che coinvolgono le vie respiratorie, quello maggiore è sicuramente rappresentato dall’asma del gatto. Essa può comportare non solo tosse ma anche una respirazione ‘forzata’ con la bocca aperta, come a voler ‘rubare’ l’aria esterna.
L’attacco di pulci, zecche e altri insetti è sicuramente più frequente in questo periodo non solo per una maggiore presenza nell’aria ma anche perché ci sono maggiori possibilità di incontro con gli animali che escono da casa per passeggiare all’aria aperta.
Questa malattia coinvolge gli occhi del felino che inizieranno a soffrire di congiuntivite ma anche di raffreddore. E’ una malattia infettiva molto frequente anche nei gatti da appartamento, che può essere trasmessa anche all’uomo, soprattutto in ambienti sovraffollati.
Tra le malattie di questa stagione dobbiamo anche considerare che ve ne sono alcune gravi (addirittura mortali), come ad esempio:
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Per rafforzare l’organismo contro virus e batteri potrebbe essere utile una cura preventiva a base di immunostimolanti (lattoferrina, vitamine, acidi grassi e lisina) ma soprattutto l’uso di antiparassitari. Affidiamoci al parere dell’esperto, che potrà anche optare per una cura a base di farmaci antibiotici e antinfiammatori.
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